Chicago Fire 6×22 – 6×23 – Recensione: Scelte e cambiamenti

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Il finale di stagione di Chicago Fire 6 ci ha mostrato due episodi da cui mi sarei aspettata qualche emozione in più. Poi, quel momento in cui qualcosa si è spezzato in Sylvie Brett. 
Una splendida Kara Killmer ha dato vita ad un altro lato di Brett negli ultimi episodi di Chicago Fire 6. Un paziente che diventa carnefice, la vittima che se ne va davanti ai suoi occhi. Il dolore e la rabbia di Sylvie sono quelle di chi vede quanto tutto può svanire in un momento, e non può fare nulla per far si che non accada.
Le relazioni tra i membri della 51, intanto, sembrano essere un po’ incasinate in questo finale di stagione di Chicago Fire 6. E per i fan dei Dawsey, il mai una gioia è pronto a colpire ancora. Entrambi vorrebbero un bambino, ma la strada per arrivarci ha il 10% di possibilità di uccidere Gabby.

Chicago Fire 6

Capisco Gabby. Le sue parole. Il corpo è sua, la scelta è sua. Una lotta che le donne continuano a portare avanti ancora oggi. Ma il paramedico della 51 avrebbe potuto gestire la cosa in modo diverso. Non guardando suo marito e dicendo: “Ok, ho deciso che continueremo a provare ad avere un figlio. Il fatto che potrei morire è solo un dettaglio e non ho chiesto il tuo parere“. E quando il povero Matt prova a parlare, viene di nuovo accusato di non capire.
Ma c’è un dettaglio che Gabby non può mettere in secondo piano. Sono sposati. Gabby ha accusato Matt di aver agito alle sue spalle cercando informazioni per adottare un bambino. Ma Dawson pretende che suo marito resti in silenzio mentre lei rischia la vita. E ancora una volta, decide da sola. Il bue che dice cornuto all’asino.
Al termine di questo finale di stagione di Chicago Fire, Gabriela Dawson prende una nuova decisione. Puerto Rico. Ancora una volta, Matt non esiste (quale futuro per Dawson?). E anche se continuo a capire il suo desiderio di avere un figlio, la paura che accada ciò che è accaduto con Louie, Matt esiste. E’ suo marito. E non può pretendere che accetti di perderla senza battere ciglio.
Chicago Fire 6

Ma è il discorso di Brett fatto a Gabby a dar voce ai miei pensieri. La signorina Dawson dovrebbe imparare a pensare che esistono anche i problemi degli altri. Il rispetto, questo eterno sconosciuto.
La chiamata che cambia tutto nel sesto finale di stagione di Chicago Fire, ci ha mostrato una Sylvie Brett che mi ha emozionata in ogni momento. Una chiamata che sembrava semplice, si trasforma in una giornata che non dimenticherà mai. Un ragazzo ferito e “completamente fuori di testa” ha accoltellato una donna. La madre di due bambine. Ma quando Brett arriva in quella stanza, è troppo tardi. La donna morirà di lì a pochi attimi, portando con sé una parte di Sylvie.
Qualcosa si è spezzato. Le lacrime di Sylvie sono le mie. Ancora una volta capisco perché amo questa donna, e il volto che rende reale.
Chicago Fire 6


Joe resta accanto a Brett. Dopo aver quasi mandato all’aria un affare importante per lo slamigan, Cruz decide che è arrivato il momento di dire la verità. Il grande gesto romantico non è mai un errore. Queste sono state le parole di Stella. E allora Joe prenota due notti con Brett in uno dei posti più romantici che esistano.
Ma quella chiamata cambia tutto, e forse è stato meglio così. Perché nell’istante esatto in cui Joe cerca di avvicinarsi per mostrarle che lui sarà sempre lì per lei, Sylvie spezza il suo cuore (e una parte del mio) con quelle parole che nessuna persona innamorata vorrebbe sentirsi dire.
Joe si ferma. Parlarle potrebbe rovinare ogni cosa. Così, resta in silenzio. Ed è guardando Cruz che mi rendo conto che Chicago Fire ha creato il primo triangolo amoroso in cui è doloroso far pendere l’ago della bilancia. L’amore per i Brettonio viene ostacolato dall’amore che provo per Joe Cruz e dal ricordo di Joe e Sylvie insieme prima che Antonio arrivasse. E da questo momento di pura dolcezza.
Chicago Fire 6

Boden e Grissom sono in corsa per il posto da Commissario. Wallace Boden è l’uomo adatto, Kelly Severide lo sa. Così, quando viene chiesto un parere al tenente… la guerra con Grissom ha inizio. Tutto crolla ancora prima di cominciare per Boden. La stampa scopre che dei soldi sono arrivati sulla scrivania del Capo della 51. Ma nessuno dice loro che la persona che ha pagato, era un amico del sindaco. La reputazione prima di tutto.
Benvenuto in politica Severide.
Wallace Boden è stanco di restare in silenzio. Affronta Grissom, e mentre io spero che quell’uomo divida la cella con Danny Woods, il Capo perde l’appoggio del sindaco. Ma la guerra è appena iniziata e dopo un’informazione ricevuta al Molly, Otis scopre che Grissom gonfia le cifre da anni. I salvataggi, gli interventi. Ma quando Hermann, Mouch, Otis e Boden arrivano dal sindaco, è troppo tardi. La frittata è fatta. Grissom è commissario.

Poi ci sono loro, Stella Kidd e Kelly Severide. Non poteva accadere, dovevo saperlo. Si, c’è stato un periodo in cui Kelly si è gettato da un letto a all’altro. Ma era sempre il suo cuoricino ad essere spezzato.
Ho odiato Reneé anche per Shay in questi episodi di Chicago Fire. La mossa era quella giusta. Ha giocato bene la sua partita, questo glielo dobbiamo. Il bambino che si lega a Kelly, il caso importante a cui sapeva che Kelly non avrebbe mai potuto dire di no.
La calma di Stella, non è stata la mia. Avrei preso a schiaffi Reneé come se non ci fosse un domani. Ma questa donna ha classe. Ho amato il momento in cui ha affrontato la mammina psicopatica tornata a fare danni quasi quanto ho amato la conclusione di questo episodio di Chicago Fire per Stella e Kelly.
Il terrore era nei miei occhi mentre Stella camminava per la casa di Severide. Ho avuto paura di quello che avrei visto. Poi, me ne sono ricordata. Kelly Severide non tradisce. E quel gesto romantico di cui parlava Stella insieme a Cruz, arriva anche per lei. Dopo averla definita la sua ragazza, Kelly va a casa di Stella dopo aver fatto a capire alla signora tacchi a spillo che può tornare da dove è venuta.
Tutto quello a cui penso sei tu“. E non c’è nient’altro da aggiungere se non Grazie Chicago Fire per aver regalato una gioia a Kelly Severide che durasse più di un minuto. E adesso, il silenzio. Immortalati così.
Chicago Fire 6