Cannes 2018: Annullate le anteprime stampa e banditi i selfie, è rivoluzione

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Il Festival di Cannes 2018 sarà rivoluzionario, almeno nelle intenzioni del direttore artistico Thierry Fremaux  che ha ufficializzato l’addio alle proiezioni stampa e ai selfie sul red carpet.
Il Festival di Cannes è meno antico di quello di Venezia, ma ha un glamour e un fascino unico al mondo. Tutti i più grandi magazine del mondo, i siti internet, ma anche i semplici blog di appassionati tematici aspettano maggio con l’unico obiettivo di vedere il ricco programma proposto dal Festival di Cannes e le star più famose al mondo sulla croisette.

Il direttore artistico Thierry Fremaux aveva promesso grandi novità per l’edizione 2018 (di cui Cate Blanchett sarà presidente di giuria) ed è stato di parola. In un’intervista a Le Film Francaise riportata da Variety è stato annunciato che i fan non potranno più scattarsi i selfie sul red carpet, è la prima volta nella storia di un festival internazionale:



“Sul red carpet, l’aspetto triviale e il rallentamento provocato dal disordine che questi selfie creano lede non solo la qualità del tappeto rosso, ma del festival stesso”.
Parole durissime quelle di  Thierry Fremaux che saranno destinate a far discutere molto, specie quegli artisti che sono molto disponibili con i loro fan. Quella relativa al tappeto rosso però non è l’unica novità rivoluzionaria del Festival di Cannes 2018.  Le proiezioni in anteprima per la stampa della mattina sono state ufficialmente cancellate:
“La decisione è stata presa per dare nuovo lustro e attrattiva alle serate di gala. La stampa vedrà il film alle 19 della sera, in contemporanea dalla sala Debussy. Questo aumenterà la suspence!”.
Quest’ultima decisione è arrivata dopo le critiche mosse dalla stampa internazionale ai film in programma degli ultimi anni. Una censura che non farà altro che rendere ancor più difficoltoso il già precario lavoro dei critici cinematografici accreditati al Festival di Cannes. Per accedere alla proiezione infatti viene rilasciato un badge “colorato” in base all’influenza della testata o sito web che si rappresenta.
La sala Debussy ha un numero limitato di posti rispetto al Grand Palais, questo porterà i “gialli” (il colore con meno priorità di accesso), ma anche molti “blu” (priorità media di accesso) rischiano di trovare posto e c’è curiosità nello scoprire come l’organizzazione ha intenzione di permettere a tutti gli accreditati di seguire il concorso. Già con i tempi ristretti degli scorsi anni era molto complesso, da quest’anno il Festival di Cannes diventa una vera “Mission: Impossible” sempre più a discapito della qualità professionale.