Avengers: Infinity War ha riunito tutti i Vendicatori e tirato le fila di tutti i film dei Marvel Studios finora usciti. Un blockbuster coi fiocchi per il decimo anniversario del MCU… Ecco le nostre pagelle!
Uscito il 25 Aprile Avengers: Infinity War (leggi la nostra recensione) è il film che sta sbancando i botteghini di tutto il mondo con una campagna di marketing mirata e il suo cast stellare. Dopo gli eventi di Civil War, Thor: Ragnarok e Black Panther i Vendicatori sono tutti chiamati a riunirsi di nuovo per combattere una minaccia che incombe su tutto l’universo: è Thanos, un essere i cui scopi vanno oltre ogni immaginazione.
Ecco le nostre pagelle di Avengers: Infinity War, scopriamo insieme i promossi e i bocciati dell’ultimo film targato Marvel…
È quello che è davvero in grado di spostare l’equilibrio. Lo fa contribuendo a forgiare la stessa (magnifica) arma in grado di ferire Thanos. Il Thor in Infinity War è sempre più simile alla sua controparte cartacea, meno comico rispetto al suo ultimo film monografico, sempre più cosciente di se stesso e sempre più potente.
C’è da dire che il personaggio di Chris Evans, sempre fedele ai suoi ideali, compare poco: ma quando più c’è n’è bisogno. Senza troppi fronzoli, più sobrio rispetto ai film precedenti e con un look dark che, però, secondo noi è da rivedere. Ci manca tanto lo scudo…
Robert Downey Jr è la solita sicurezza. Capace di far sorridere anche solo con una sguardo (vedi l’incontro con i Guardiani). Rappresenta un Iron Man ancora smagliante nella sua nuova e incredibile corazza a nanoparticelle. Quando il gioco si fa duro è capace anche di far sobbalzare sulla poltrona (vedi il colpo di scena durante lo scontro con Thanos). È la vera anima e motore degli Avengers.
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La vera rivelazione di Infinity War è lui. A dispetto del suo film monografico Stephen Strange vince e convince: sembra fatto apposta per i film corali come questo. Il personaggio ha il suo giusto spazio ed è reso magnificamente grazie alla spettacolarità dei suoi poteri che più di una volta strabiliano lo spettatore.
Troviamo un Peter Quill in grado di far commuovere grazie al lato sentimentale che lo lega a Gamora, anche se il meglio lo regala come sempre nelle parti più ironiche del film. Il confronto con Thor da solo vale il prezzo del biglietto.
Ruffalo è chiamato ad una prova non facile. Porta in pieno sullo schermo tutta la dicotomia Bruce Banner/Hulk ma lo fa in modo spensierato e divertente. Diverrà suo malgrado il prescelto per annunciare la minaccia di Thanos. Rimarrà deluso chi si aspetta la furia scatenata del Golia Verde o un nuovo capitolo della telenovela con la Vedova Nera, ma l’appuntamento sembra fortunatamente solo rimandato.
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È Gamora l’epicentro del dramma. Il legame di questo personaggio da una parte con Thanos e nel contempo con Star Lord la porta in primo piano regalando allo spettatore la parte più intensa del film. L’interpretazione di Zoe Saldana è struggente.
Holland convince anche i più scettici con una leggerezza inaspettata. Si scrolla addosso con facilità ogni preconcetto nonostante sia il terzo di una dinastia di Spider-Man più o meno riusciti. Avrebbe vinto solo per questo, ma ci aggiunge intensità nel finale. L’agilità dell’Uomo Ragno combinata alla nuova sensazionale tuta (fornita dal mentore Tony Stark) sono rese in maniera spettacolare dagli effetti speciali.
Il personaggio di Karen Gillan ha attraversato una fase di maturazione a cavallo tra Guardiani della Galassia Vol. 2 e Avengers: Infinity War. Si è affiancata così agli eroi per sconfiggere il perfido e da lei tanto odiato Thanos. Affascinante in particolare la scena in cui riesce a sfuggire dalle sue grinfie.
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Finalmente Paul Bettany rivela il suo vero volto e ci mostra un Visione coinvolgente. Il suo legame con Wanda esce finalmente allo scoperto portando a galla uno dei temi più interessanti del film. Lo spettatore può rispecchiarsi nel sentimento tra i due e nei tormenti che questo percorrerà durante il film.
Gran parte dell’azione si svolge proprio nel regno di Black Panther, che qui si porta dietro tutti i suoi comprimari già visti nel film a lui dedicato. Chadwick Boseman prende seriamente il ruolo, ha il carisma e il carattere giusto calandosi definitivamente nella parte. Wakanda per sempre.
Mai così convincente, quasi una rivelazione. Il legame di Scarlet con Visione è ben caratterizzato dalla sceneggiatura che la porta proprio al centro della scena. Non è un personaggio marginale stavolta ma il suo enorme potere può davvero cambiare tutto… Per farlo è però messa di fronte ad uno dei dilemmi morali più ardui. L’amore è uno dei temi ricorrenti della pellicola ed Elizabeth Olsen lo mette bene in risalto.
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Personaggi come la Vedova Nera, Groot, Drax, Rocket, il Soldato D’Inverno, Falcon e War Machine sono relegati a personaggi marginali. In ogni caso si fanno spazio grazie ad un paio di brevi ma importanti battute. Tra loro spicca il solito Rocket esilarante. Occhio al Drax “invisibile”.
Sono i grandi assenti (giustificati) ma si spera in una loro comparsa fino all’ultimo, ma se per Ant Man è pronto il secondo episodio (“Ant Man and The Wasp” al cinema dal 14 agosto) per Jeremy Renner sarà necessario almeno il attendere il secondo capitolo. Peccato.
Torna un personaggio che non poteva mancare in un film dedicato agli Avengers. Giusto in tempo per strizzare l’occhio ad un nuovo eroe che sta mandando i fan in visibilio ancora prima di comparire fisicamente sul grande schermo…
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Un villain di questa portata non si era mai visto durante i 10 anni di MCU. Così ben strutturato e ben concepito da portare anche il pubblico ad una certa dose di immedesimazione nelle parti più dense del fim. È qualcosa di completamente nuovo, un cattivo non per definizione ma per scelta, abnegato nel suo intento al punto di sacrificarsi completamente. Mai ci si era imbattuti in un personaggio del genere in un cinefumetto. Persino i suoi tirapiedi sono particolari e interessanti.
Josh Brolin è un Thanos eccezionale, magnetico, intenso. Espressivo nonostante la computer grafica e profondo nel doppiaggio italiano. Stratificato e ben approfondito, il personaggio è la meraviglia di tutta la pellicola e viene voglia di imbattersi nuovamente in lui quanto prima.
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