Il «concorsone» per sottosegretari: 200 in lizza per 42 posti

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Parodia di una piaga del Paese reale: quella dei giovani che cercano lavoro

200 in lizza per 42 posti. Sembrerebbe una delle tante notizie che spesso passano in televisione e che parlano di concorsoni pubblici per nuove professioni, con i giovani in fila nei più grandi padiglioni d’Italia a sperare nell’assunzione. Invece, oggi parliamo di sottosegretari. E della cifra monstre di 200 candidature per 42 posti. Uno sproposito se si pensa al ruolo delicato che si dovrebbe ricoprire, una vera e propria parodia di un problema reale nel Paese: quello dell’assenza di posti di lavoro.



Sottosegretari, 200 nomi per 42 posti

Che il governo sia visto come un modo per sistemarsi, lo si può dire tranquillamente, è un’idea diffusa da quando, nel 2013, la pattuglia grillina di illustri sconosciuti entrò nutrita in Parlamento. Nel recente passato, una serie di candidati inoccupati hanno ricoperto cariche istituzionali decisamente importanti, dando l’illusione all’Italia intera di uno sbocco lavorativo insperato. Prima del Movimento 5 Stelle, fu la Lega della seconda Repubblica, quella del 1992, in pieno scandalo Tangentopoli, a dare questa impressione agli italiani, grazie ai suoi 80 parlamentari – di cui 25 senatori e 55 deputati – eletti.

Ma adesso l’asticella si alza. Un posto in Parlamento non basta più. Per migliorare il proprio curriculum in vista dell’uscita nel mondo reale si cerca disperatamente un posto da sottosegretario. Sono 200 le proposte arrivate sul tavolo di Palazzo Chigi, dove Giuseppe Conte sarà un novello navigator che dovrà esaminare i vari curriculum, non dimenticando gli equilibri politici da rispettare con tre forze di governo all’interno della maggioranza.



Il paragone tra le candidature per i sottosegretari e i giovani che partecipano ai concorsi

Il Partito Democratico ha proposto una rosa di 140 nomi, il Movimento 5 Stelle ha fatto il resto. E, per la sola carica di sottosegretario all’Agricoltura – secondo quanto riferito dal Corriere della Sera – avrebbe fatto 14 nomi. Subito vengono in mente le immagini di quelle file di giovani e meno giovani che, divisi per ordine alfabetico, cercano disperatamente di accaparrarsi uno dei due posti di infermiere in quella determinata Asl o quella posizione da funzionario della Regione Campania. Lì c’è la pioggia battente ad accoglierli, qui si cerca un posto al sole.

FOTO: ANSA/ ALESSANDRO DI MEO