Sondaggi: dopo la scissione di Renzi il M5S supera il Pd

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Per Demopolis, Italia Viva vale il 5,2%

Sono sondaggi delicatissimi e vanno presi con le pinze più del solito. Anche perché non c’è una imminente elezione in vista che possa avere un reale effetto sulla popolazione che viene intercettata dagli analisti. In ogni caso, il sondaggio Demopolis che è stata commissionata per la trasmissione Otto e mezzo condotta da Lilli Gruber ha emesso il suo verdetto: dopo la scissione nel Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle ha superato i dem che, per la prima volta dopo diverso tempo, sono accreditati di un risultato inferiore al 20%.



Sondaggio Demopolis: il Pd penalizzato dalla scissione

In modo particolare, il sondaggio Demopolis dice che la Lega resta stabile al 33%, arrestando quell’emorragia di consensi che aveva colpito Matteo Salvini dopo la crisi di governo che lui stesso aveva provocato. L’altro partito fortemente in crescita è Fratelli d’Italia, in questi giorni impegnato nella kermesse Atreju sull’Isola Tiberina a Roma: il movimento di Giorgia Meloni arriva al 7%.

Il Movimento 5 Stelle, invece, supera per la prima volta dalle elezioni europee il Partito Democratico. I pentastellati sono accreditati del 20,5% contro il 19,4% dei Pd che, per la prima volta dal 26 maggio, è accreditato di un risultato inferiore al 20%. C’era molta curiosità, invece, per il nuovo partito di Matteo Renzi, Italia Viva.



Sondaggio Demopolis, i numeri di Italia Viva

I sondaggi precedenti lo accreditavano di un risultato compreso tra il 3,8 e il 4,3%. Il sondaggio Demopolis, fino a questo momento e dopo meno di una settimana dal lancio del nuovo movimento, è il più generoso per il senatore di Rignano: 5,2%. Ovviamente, a quanto pare, la scissione nel Pd pesa di più proprio sui dem che sembrano in difficoltà in questo momento.

Il vero banco di prova, però, ci sarà quando si affronterà una tornata elettorale vera. E non bastano le elezioni regionali: in Umbria, ad esempio, non ci saranno candidature per Italia Viva e quindi il Pd si presenterebbe in una formazione piuttosto unitaria (e c’è anche la possibilità dell’alleanza civica con il M5S). I sondaggi, comunque, stanno già dando un’idea del peso effettivo dell’operazione Renzi, che – dati alla mano – riesce a strappare consensi anche tra la destra moderata.



FOTO: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI