Siete sicuri che Andrew Tate sia stato arrestato per “colpa” di una scatola delle pizza?

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Questa è la teoria che circola sui social, con le forze dell'ordine che hanno individuato la catena di pizzerie che esiste solamente in Romania. Ma gli indizi sulla sua geolocalizzazione erano arrivati anche nei giorni precedenti

Il suo nome è tornato alla ribalta dei social dopo il botta e risposta con Greta Thunberg. Perché, dopo una lunga sospensione, Andrew Tate aveva ricevuto la “grazia” (così come altri) da Elon Musk che aveva deciso di restituire l’account sospeso in passato per via dei suoi atteggiamenti misogini (accusò, per esempio, le donne di essere complici delle violenze sessuali subite). Poi, dopo la “discussione” con la giovane attivista svedese per il clima, il colpo di scena: l’ex kickboxer è stato arrestato venerdì mattina (e fermato per 24 ore) in Romania. E attorno a questa vicenda si è arrovellata una narrazione che non trova conferma.



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Andrew Tate e suo fratello sono stati arrestati in Romania con un’accusa molto grave: tratta di esseri umani. In particolare, si fa riferimento a donne costrette a subire violenza sessuale davanti a una telecamera. E l’ex kickboxer farebbe parte di una banda criminale che si occupava proprio di tutto ciò. Una storia pessima che era già emersa nel corso dei mesi precedenti, quando sei presunte (almeno per il momento, in attesa del processo) vittime di questi abusi avevano racconto tutto alle forze dell’ordine. Questo è il contesto storico che ci porta a un’analisi più approfondita di come la vicenda dell’arresto di venerdì mattina sia state ricostruita. In tanti, ma non vi è mai stata una conferma da fonti ufficiali, sostengono che Tate sia stato “beffato” da un indizio social contenuto nel video di contro-replica a Greta Thunberg.



Nel filmato, intorno allo scadere del primo minuto, ecco comparire delle scatole di pizza. Si tratta di cibi arrivati direttamente da Jerry’s Pizza, una catena presente solamente in Romania.

Andrew Tate arrestato per la scatola della pizza?

E questo, secondo la narrazione social, sarebbe stato l’indizio che ha portato la polizia rumena a individuare il luogo in cui si trovava Andrew Tate. Ma siamo sicuri sia stato quello l’indizio? Perché la presenza dell’ex kickboxer in Romania era già nota a molti. E l’indizio, questa volta concreto, era arrivato sempre dal suo profilo Twitter nel giorno di Natale, quando aveva deciso di pubblicare questo video.

Dunque, quattro giorni prima del suo arresto, Tate aveva già indicato a tutti di trovarsi in Romania. L’indizio della scatola di pizza potrebbe realmente non avere nulla a che fare con l’arresto.