L’intelligenza è una gran rottura? Ecco le sue sette sfighe capitali.
PRIMO – Gli intelligenti sono gufi distratti. Secondo uno dei soliti studi inutili, pare che gli intelligenti amino andare a letto tardi e alzarsi tardi. Ciondolano fino a orari assurdi come dei gufi notturni. Così, quando metti che a scuola hanno una verifica, o un esame all’università o un appuntamento di lavoro importante, si presentano cisposi e assonnati e danno il peggio di sé. I mediocri invece, che vanno a letto con le galline e si alzano pimpanti, sono molto meno smart ma infinitamente più prestazionali. Altri studi di altri scienziati non identificati hanno rilevato come stare svegli fino a tardi sia segno di instabilità emotiva e come in generale questi soggetti tendano alla depressione. Ovvio che una persona intelligente, vedendo come va il mondo, si deprima, e ancora più ovvio che preferisca il buio, così ci vede di meno. Gli intelligenti così si ammalano di più perché sono nervosi e inoltre, stando svegli fino a tardi, tendono a fare cose malsane, tipo mangiare troppo, bere e fumare. Insomma, avere un bel cervello non aiuta a fare una vita sana.
SECONDO – Gli intelligenti sono sfigati. Verissimo, gli intelligenti tendono ineluttabilmente a diventare nerd, anche perché i loro interessi sono sempre distanti da quelli degli altri. Però una cosa positiva c’è: l’ennesima ricerca scientifica (probabilmente di nerd che, non avendo una vita privata, stavano tutto il tempo a studiare) ha dimostrato che le persone con una cultura superiore traggono più piacere dalla vita sessuale rispetto ai beoti. Sarà vero? Non è che traggono maggiore soddisfazione per la rarità dell’evento nella loro esistenza appunto da sfigati?
TERZO – Gli intelligenti tendono all’estinzione. Già ce ne sono pochi, e poi non hanno tempo né voglia di fare figli, perché hanno altri impegni. Ma serve a qualcosa figliare per portare avanti una stirpe di intelligenti? Molti gli studi che cercano di rispondere al quesito se l’intelligenza sia o meno ereditaria. L’eugenetica comunque è un sistema che non funziona, come si è purtroppo già sperimentato, anche perché prima bisognerebbe che le persone dotate di un quoziente intellettivo superiore fossero tutte belle e brave, il che, ovviamente e anche per fortuna, non è.
QUARTO– Gli intelligenti sono manipolatori. Ti viene spontaneo, quando capisci di capire più degli altri. Ti viene naturale sottovalutare il tuo prossimo, e dirgli quello che vuole sentire. Ti diverte mentire, ma non perché sei cattivo, solo perché vuoi vedere fin dove puoi spingerti. D’altronde in quanto intelligente tu sei a modo tuo un creativo e, come appunto hanno mostrato apposite ricerche scientifiche, la parte del cervello che controlla il pensiero superiore è la stessa che cogita le bugie. Comunque, siccome non sei un cretino, dovresti anche sapere quando fermarti.
QUINTO – Gli intelligenti sono più inclini a credere alle stronzate. È l’ovvio lato negativo di avere una capacità mentale superiore. Riesci a immaginare di più e a spararle più grosse, ma riesci anche a credere all’incredibile. Pertanto se sei nato con tutte le capacità per andare su Plutone o per comprendere concetti astrusi per i più, avrai il problema di riuscire a farti fregare come un povero scemo. Siccome sai di essere intelligente, ti butti con grande impeto nelle cazzate, ciò è inevitabile. Devi imparare a convivere con le tue manie e i tuoi fallimenti.
SESTO– Gli intelligenti sono autodistruttivi. Fai le vaccate e te ne rendi conto, vedi il mondo e ti deprimi, sei sfigato e lo sai: tutto ciò ti rende autodistruttivo, e ci mancherebbe altro.
SETTIMO – Gli intelligenti sono curiosi. Gli scienziati dell’Università di Toronto hanno scoperto una proteina che collega l’intelligenza e la curiosità. Ottimo. Se ci pensate bene, questi sette punti sono strettamente correlati in un collegamento causa ed effetto che non vi stiamo a spiegare, perché tanto siete intelligenti e lo potete capite da soli.