Sergio Mattarella non ha intenzione di rimandare ancora

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L'ipotesi del voto su Rousseau non trova l'appoggio del Capo dello Stato, che vuole e deve chiudere la crisi di governo al più presto

Non abbiamo mai visto Sergio Mattarella arrabbiato: sebbene a volte trasparisse un po’ di insofferenza o di nervosismo, il Capo dello Stato non ha mai tradito il suo ruolo, rimanendo sempre pacato, riflessivo, neutrale, Ma stavolta sembra che la pazienza la stia per perdere anche lui. A far innervosire nelle prime ore del mattino il presidente della repubblica sarebbe il voto su Rousseau.



Sergio Mattarella non ha intenzione di rimandare ancora

Quando Mattarella ha concesso qualche giorno in più, annunciando un secondo giro di consultazioni, l’ha fatto per permette alla nascente nuova alleanza di cementarsi e presentarsi a lui unita, compatta e soprattutto stabile, se non definitiva. Invece ha assistito ad un continui tira e molla tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico: appuntamenti cancellati, pretese, veti, rimorsi, riaperture. Una giornata piena di tutto e niente, chiusasi con il post di Luigi Di Maio sul blog delle stelle che annuncia un voto su Rousseau a consultazioni concluse. E a quel punto, Sergio Mattarella avrebbe perso le staffe. I pentastellati hanno avuto tutto il tempo necessario per trovare un nuovo alleato, un nuovo programma anche di massima, e di chiedere il parere alla propria base. Non è accettabile che Sergio Mattarella dia l’incarico con riserva, sopratutto se quella riserva è virtuale. Lo ha chiarito anche il portavoce del Presidente della Repubblica, Giovanni Grasso, ieri alla fine del primo giro di consultazioni: il mandato sarà pieno, senza riserva né esplorativo. Non è accettabile nemmeno che il futuro del Paese dipenda dal voto online di qualche iscritto: se la proposta, se mai dovesse essercene una, non dovesse incontrare il favore della base, a quel punto il Movimento 5 Stelle farebbe saltare tutto un’altra volta.  Il Paese merita una risposta entro oggi, giorno limite posto dal Capo dello Stato. Altrimenti si andrà al voto. Ma nelle cabine elettorali, non su Rousseau. 

 



(Credits immagine di copertina: ANSA/ETTORE FERRARI)