Mattarella sul 25 aprile: «Ai familiari delle vittime Covid, partecipazione al lutto della comunità nazionale»

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Il presidente della Repubblica chiede unità intorno a una data importante

Nel messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il 25 aprile di quest’anno non poteva mancare il riferimento al difficile periodo che l’Italia sta affrontando, con la lotta all’emergenza coronavirus e l’elevato tributo di vittime che il nostro Paese sta pagando. Il Capo dello Stato, com’è tradizione, ha voluto far sentire la sua voce nel giorno del 75° anniversario della Liberazione. I valori della Resistenza, che ci hanno reso democrazia, e il sentimento di sofferenza nei confronti di tutte quelle famiglie che hanno perso i propri cari sono al centro delle sue parole.



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Sergio Mattarella sul 25 aprile, il messaggio del Capo dello Stato

«Oggi celebriamo il 75° anniversario della Liberazione, data fondatrice della nostra esperienza democratica di cui la Repubblica è presidio con la sua Costituzione. La pandemia del virus ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case» – ha spiegato Sergio Mattarella, facendo un primo riferimento al lockdown che sta caratterizzando questa fase della storia italiana. 



Poi, il pensiero alle famiglie delle vittime del coronavirus e a tutti quei medici e operatori sanitari (ma anche forze dell’ordine e istituzioni) che si stanno battendo in prima linea per superare questo momento di difficoltà: «Ai familiari di ciascuna delle vittime – ha detto Mattarella – vanno i sentimenti di partecipazione al lutto da parte della nostra comunità nazionale, così come va espressa riconoscenza a tutti coloro che si trovano in prima linea per combattere il virus».

Infine, il messaggio più forte. Quello all’unità nazionale intorno a questa celebrazione così importante per la nostra identità, nonostante le spinte centrifughe che sembrano arrivare da più parti quando si parla di 25 aprile: «Nella nostra democrazia la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai, nei decenni, incrinato l’esigenza di unità del popolo italiano, divenuta essa stessa prerogativa della nostra identità».