Selvaggia Lucarelli su Corona: «La mia querela è stata educativa»

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Il fotografo dei vip è stato rinviato a giudizio per una frase pronunciata a Non è l'Arena

Nel mirino c’era Selvaggia Lucarelli. La frase di Fabrizio Corona a Non è l’Arena nel giugno 2018 fa aveva già creato tante polemiche: «Ce l’ha con me – ha detto – perché da anni vuole il mio corpo e io glielo nego». La giornalista del Fatto Quotidiano e opinionista televisiva aveva presentato querela nei confronti del fotografo dei vip per quanto dichiarato in quella circostanza. Ora, si scopre che Corona è stato rinviato a giudizio.



Selvaggia Lucarelli spiega perché ha querelato Corona

All’epoca dei fatti, Selvaggia Lucarelli aveva dato ampio risalto alla notizia, attaccando anche Massimo Giletti per la conduzione della trasmissione, a suo giudizio troppo connivente con l’ospite Fabrizio Corona. Oggi, la giornalista ha commentato la notizia ai microfoni dell’agenzia di stampa Adnkronos: «Mi dispiace per Corona – ha detto Selvaggia Lucarelli – ma la mia querela nei suoi confronti è stata educativa. Ho deciso di non far passare frasi sessiste come è stata la sua, oltre che volgare e falsa. A parte la mancata veridicità dell’affermazione fatta da Corona, la mia decisione nasce da una questione di principio».

«Una questione di principio» per Selvaggia Lucarelli

Una questione di principio che è molto in linea con le tematiche che Selvaggia Lucarelli ha sempre affrontato nel corso della sua carriera. La difesa dei diritti delle donne, il suo impegno contro il revenge porn, la sua attenzione al linguaggio che viene utilizzato sui media tradizionali e sui social network: «Sono frasi che si rivolgono sempre alle donne e non agli uomini – ha detto Selvaggia Lucarelli -. Se le donne scrivono un articolo o, come nel mio caso, un’inchiesta sull’iter giudiziario di Corona, non si contesta il contenuto ma si fanno battute cretine e sessiste. In quel caso mi diedero anche particolarmente fastidio le risatine di alcune opinioniste».



Quest’ultimo riferimento è relativo a quanto accaduto nel corso della puntata di Non è l’Arena, quando Fabrizio Corona pronunciò la frase per la quale è stato rinviato a giudizio.

FOTO: ANSA/GIUSEPPE LAMI