Sei storie di eroi assolutamente normali

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C'è chi ha protetto un uomo da un treno della metropolitana, chi salva gli aspiranti suicidi e chi ha scoperto una cura per una malattia senza essere un medico

Cracked ci presenta sei persone diventate degli eroi loro malgrado. Sono persone che non hanno superpoteri né idee particolari, ma solo individui che hanno deciso di aiutare gli altri.



6) L’operaio che si è lanciato nella metropolitana per salvare un uomo – 



Wesley Autrey, 50 anni, un giorno era in metropolitana con le due figlie. A un certo punto ha visto un’altra persona, Cameron Hollopeter, caduto sui binari in preda alle convulsioni. Wesley è quindi sceso con una terza persona provando a farlo rialzare. L’uomo ha fatto pochi passi per poi ricadere. In quel preciso istante il treno stava entrando in stazione. Wesley per evitare alle figlie la vista di un cadavere squartato ha cercato di spostare l’uomo. Le convulsioni erano troppo forti. A un certo punto l’intuizione. Wesley si è buttato con il malcapitato tra le rotaie prima che il treno, che nel frattempo aveva azionato i freni di emergenza, potesse passargli sopra.



La gente in banchina era ormai convinta che i due fossero morti, invece, grazie allo spazio tra binari e fondo del treno ce l’hanno fatta, ma solo per pochi centimetri. Il cappello preferito di Wesley è stato sporcato dal grasso del treno. Tra i tanti riconoscimenti, l’uomo ha ricevuto anche 10 mila dollari da Donald Trump.

5) Il burocrate cinese che ha acchiappato una donna che si era lanciata da una finestra – Guo Zhongfan, funzionario cinese, ha salvato una ragazza di 22 anni aspirante suicida dopo essere stata lasciata dal fidanzato pochi giorni prima del matrimonio. La ragazza, conosciuta soo con il nome di “Li” ha quindi deciso d’indossare il suo vestito da sposa e di farla finita salento al settimo piano del suo palazzo per buttarsi da una finestra.

Mentre era pronta al gesto finale, ecco che è intervenuto Zhongfan il quale è riuscito a prenderla tra le sue braccia evitando l’insano gesto.



4) Il lavavetri che salva gli aspiranti suicidi per hobby – Keith Lane è un vedovo lavavetri inglese di mezza età la cui moglie cadde, o si lanciò, dagli scogli dell’East Sussex. Si tratta di una zona tristemente conosciuta per essere uno dei luoghi in cui la gente sceglie di farla finita. La media annuale è di 20 suicidi.

Tra questi c’è anche Maggie, la moglie di Keith, morta nel 2004. Visto che non è riuscito a salvarla, ora l’uomo passa tutti i suoi giorni a pattugliare le rocce alla ricerca di soggetti che vogliono farla finita. Con le sue parole è riuscito a salvare 29 persone.

3)  Il ballerino che ha salvato i passeggeri della Costa Concordia – James Thomas è un ballerino inglese il cui lavoro era quello di intrattenere i passeggeri a bordo della Costa Concordia, la nave da crociera incagliatosi all’Isola del Giglio. Il ragazzo, nonostante fosse imbarcato da soli sei mesi, ha aiutato decine di persone tenendo con una mano una scialuppa e con l’altra una balaustra, consentendo ai passeggeri di passargli sulle spalle per raggiungere la salvezza.



2) L’economista che ha trovato una cura per una malattia stupendo la comunità accademica – Augusto Odone era un economista impegnato in una banca, privo di qualsiasi conoscenza medica. Nel 1984 suo figlio Lorenzo, sei anni, venne colpito da Adrenoleucodistrofia, un disordine genetico che attacca il cervello. Questo disurbo porta con sé cecità, disturbi muscolari, afasia e aprassia. I medici dissero ad Augusto e alla moglie che Lorenzo sarebbe morto da lì a due anni. A quel punto l’uomo iniziò a studiare la malattia scoprendo che Lorenzo venne colpito dalla Ald a causa di una lunga catena di acidi grassi formatasi nel sangue.

A quel punto organizzò una conferenza medica, discussero dei suoi risultati e trovarono la cura, un olio che “distruggeva” queste catene. Lorenzo visse per altri 20 anni e la loro storia divenne un film con protagonisti Nick Nolte e Susan Sarandon.

1) Il passeggero del disastro aereo che fece salvare tutti gli altri – Arland D. Williams, 46 anni, era un impiegato di banca con la paura dell’acqua, ed era a bordo del volo Air Florida 90 che finì nel fiume Potomac dopo aver urtato in decollo una strada nel mezzo di una tempesta di neve. Era il 13 gennaio 1982. Sei passeggeri con fratture agli arti riuscirono a nuotare fuori dal velivolo raggiungendo la coda e rimanendo attaccati alla coda dell’aereo a causa del ghiaccio. All’arrivo dei soccorsi un uomo baffuto, Arland D. Williams, diede la precedenza ad altri, ed ha continuato a farlo finché non sono stati salvati tutti e cinque i suoi compagni. Quando l’elicottero tornò a prenderlo ormai l’uomo era morto, andato a fondo assieme all’aereo al quale era attaccato. Il suo corpo venne ritrovato qualche giorno dopo dai soccorritori.