Secondo alcune ricostruzioni, dietro allo scandalo Savoini ci sarebbe la Francia

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"La verità" punta il dito contro l'Eliseo

E se dietro allo scandalo Savoini ci fosse lo zampino dell’Eliseo? A lanciare questa ipotesi è il giornale ” La Verità“, che ricostruisce gli eventi legati allo scandalo Savoini che fa tremare la Lega osservandoli dal punto di vista di un altro personaggio: Gianluca Meranda, teste chiave e «massone affiliato a un’obbedienza d’oltralpe».



Secondo alcune ricostruzioni, dietro allo scandalo Savoini ci sarebbe la Francia

Gianluca Meranda, teste chiave per l’inchiesta sui presunti finanziamenti russi alla Lega, potrebbe essere molto più di quel che dice. È quanto emerge dall’articolo pubblicato su La Verità che ipotizza che dietro al terremoto che scuote il Carroccio ci sia la Francia, e che Meranda sia un suo uomo. «Nella registrazione sembra quasi un agente provocatore» scrive il giornalista Giacomo Amadori commentando le frasi pronunciate da Meranda e pubblicate da Buzzfeed, in cui afferma che «il 4 percento per noi è sufficiente a condizione che si sia un credito aperto» aggiungendo poi che «hanno fatto i conti per un 4 percento netto, quindi se ora dici che lo sconto è del 10percento direi che il 6 percento è vostro» e continua snocciolando cifre che sarebbero alla base dell’accusa di corruzione internazionale.

A smascherarlo come “massone” sarebbe stato Meranda stesso nella lettera inviata a Repubblica, sostiene il giornalista de La Verità, interpretando la chiusura «uomo libero e di buoni costumi» come un messaggio, anzi un «razzo segnalatore per tutti i lettori con grembiulino e cappuccio». A legare Meranda con il paese d’oltralpe sarebbe anche l’appartenenza alla piccola Serenissima Gran Loggia del Gran Maestro Massimo Criscuoli Tortora, il quale ammise di essere vicepresidente della Confederazione Internazionale delle Grandi Logge Unite e presidente della Confederazione di Logge Unite d’Europa «entrambe con sede a Parigi presso la Gran Loggia di Francia». Ed ecco allora che per La Verità il cerchio comincia a delinearsi: Meranda sarebbe stato avvertito dalle logge e da «alcune persone di fiducia come Fabrizio Candoni» del rischio, e sarebbe tornato di corsa in Italia, facendo restare impigliato nella rete soltanto Savoini.



La regia dietro anche alla divulgazione dell’audio potrebbe essere francese. Macron viene descritto da La Verità come il principale avversario di Salvini, e Meranda sarebbe legato alche alla Loggia Salvador Allende del Grande oriente di Francia. Non solo, Meranda ha deciso di rivelare la sua storia a Repubblica, il cui editore onorario Carlo di Benedetti «è commendatore della Legion d’onore, la massima onorificienza francese».

Insomma, la storia assomiglia sempre di più a un colossal cinematografico tra spie, crimini internazionali, talpe e traditori. E in tutto questo, ogni dettaglio aggiunge colore.



(Credits immagine di copertina: Gianluca Meranda ANSA/. PROFILO FACEBOOK DI GIANLUCA MERANDA;  Gianluca Savoini ANSA/ PROFILO FACEBOOK DI CLAUDIO D’AMICO )