Sindacherà a casa sua. Matteo Salvini, ospite di Serena Bortone ad Agorà – su Rai3 – ha parlato, come spesso gli capita, della situazione amministrativa a Roma, con Virginia Raggi tornata nel suo mirino dopo un rapporto che sembrava essere rinsaldato nel corso dei primi mesi dell’esperienza governativa al fianco del Movimento 5 Stelle. Poi le prime risse dialettiche e le famose buche della capitale – che all’inizio fingeva di non vedere – sono tornate argomento di discussione, ricomparendo nella sua polemica contro la prima cittadina. Ma non ci sarà un Salvini sindaco della capitale.
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La Lega, leggendo i sondaggi elettorali, potrebbe ben presto mettere le mani sul Campidoglio. Il Carroccio sta raccogliendo firme per chiedere le dimissioni di Virginia Raggi che, però, sembra non essere intenzionata a mollare, grazie anche all’accordo di governo con il Pd che ha reso meno pressanti le pressioni. Ma, a scadenza naturale del mandato o in caso di elezioni anticipate (scenario poco probabile) non sarà lui il candidato del suo partito.
“Mi piacerebbe fare il sindaco di Milano prima o poi” @matteosalvinimi #agorarai pic.twitter.com/iEDucNPvF5
— Agorà (@agorarai) October 23, 2019
Il suo sogno sogno, come raccontato ad Agorà su Rai3, è quello di diventare, prima o poi, il primo cittadino della sua città natale. Quella Milano in cui è nato, cresciuto e ha fatto le prime esperienze politiche. Salvini sindaco, dunque, solo del capoluogo meneghino. Ma, in ogni caso, il tempo non sembra esser ancora maturo.
Come spesso ribadisce – lo aveva già detto quando promise di tornare a fare il giornalista al termine della sua esperienza politica -, il suo piano attuale è quello di tornare al governo. Una posizione e una responsabilità di gran lunga diversa rispetto alla guida di una metropoli come Milano.
(foto di copertina: da video di Agorà, su Rai3)