Una nuova rivelazione sulla vicenda dei 49 milioni di euro di fondi della Lega spariti dalle casse del Carroccio (e che ora potranno essere restituiti a rate). Il quotidiano online TPI è riuscito a intervistare una ex dipendente della Lega, Daniela Cantamessa, che non ha avuto timori a rivelare – a volto coperto – tutto ciò di cui era a conoscenza all’epoca della sua collaborazione con il partito.
La Cantamessa conosceva molto bene Matteo Salvini, tanto da definire il suo rapporto con lui «cameratesco». La donna è stata la storica segretaria di Umberto Bossi e racconta che finché il senatùr aveva guidato il partito, le casse dello stesso erano piene. Con l’arrivo di Roberto Maroni, successivamente, questi soldi sarebbero spariti nel nulla. Tuttavia, Matteo Salvini – che era vicesegretario federale – era a conoscenza di questi ‘ammanchi di cassa’, ma non fece nulla per impedire che ciò avvenisse.
«Fino a quel giorno ero convinta che Salvini fosse uno di noi – ha affermato la donna a Giuseppe Borello e ad Andrea Scaresini di TPI -. Gli dissi ‘fai qualcosa che qui stanno sparendo tutti i soldi’. Lui mi ascoltò ma non si sbilanciò». Secondo quanto raccolto dai giornalisti della testata online, fino all’epoca Maroni, i soldi in cassa esistevano ancora. Tuttavia, da quel momento in poi la loro gestione sarebbe stata affidata a società esternalizzate, alcune di queste proposte dallo stesso Maroni. Mentre gli storici dipendenti, come la stessa Daniela Cantamessa, venivano messi in cassa integrazione.