Puntata sulle televisioni locali di Matteo Salvini, che questa mattina si è sottoposto al fuoco di fila delle domande dei telespettatori su 7Gold. L’ex ministro dell’Interno ha spiegato anche quanto accaduto nella giornata di ieri a Pontida. In modo particolare sulle aggressioni a un giornalista di Repubblica da parte di alcuni militanti e sugli insulti a Gad Lerner sul pratone della manifestazione. In modo particolare Salvini risponde a Repubblica sui singoli episodi che questa mattina sono all’ordine del giorno.
«Questi qua non sono giornalisti. Spesso e volentieri sono calunniatori – ha detto Salvini -, in ogni caso non si tocca mai nessuno neanche con un dito. Chiunque a casa mia è rispettato e riverito. Che Repubblica ogni giorno mi insulti, che Gad Lerner passi la vita a insultarmi, e Saviano, e Tizio e Caio… secondo me il giornalista dovrebbe essere superiore a certe cose, ma Gad Lerner una volta si augurò la mia morte».
Matteo Salvini, sempre dai microfoni di 7Gold, ha parlato anche delle accuse di strumentalizzazione dei bambini, vista la loro presenza sul palco di Pontida: «I bambini dovevano essere sul palco di Pontida – ha risposto Salvini – perché casi come quello di Bibbiano si ripetono in tutta Italia: è brutto da dire, ma i bambini furttano a volte anche 200 euro al giorno. È un business, proprio come quello dei migranti».
Nella giornata di ieri, un video-maker di Repubblica era stato aggredito sul prato di Pontida, mentre Gad Lerner ha ricevuto insulti antisemiti. Le reazioni del quotidiano e del giornalista sono arrivate nella giornata di oggi. Il quotidiano romano – per il quale scrive anche Gad Lerner – ha subito risposto con un comunicato della direzione, nel quale si ribadisce: «Mai insultato, mai minacciato, mai diffamato (e infatti non abbiamo ricevuto querele da parte sua). In realtà abbiamo fatto di peggio: lo abbiamo raccontato».