Salvini fa ancora un piccolo passo indietro: da «subito al voto» a «o il governo o il voto»

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I tratti sempre più nebulosi della crisi che lui stesso ha aperto

«Ministro sì, se posso lavorare per il bene degli italiani. Ma mai al potere con i vari Renzi, le Boschi e i Lotti». Parola di Matteo Salvini, che si trova in Toscana anche in questa domenica 18 agosto. Dalla sua diretta Facebook del finesettimana, il ministro dell’Interno rivendica ancora una volta la sua poltrona del Viminale e allontana l’idea di un futuro senza di lui al governo.



Matteo Salvini rilancia: «O al governo o al voto»

Matteo Salvini non lascia il posto da ministro dell’Interno

«Non mollo per il bene degli italiani – afferma Salvini -. Sono sicuro che non ci sarà un governo con i Boschi, con i Renzi e con i Lotti che è stato già bocciato in ogni occasione possibile dai cittadini. Anche se in queste ore stanno facendo di nascosto telefonate per spartirsi le poltrone. Ci sarò io a impedirlo, o al governo o al voto se non ci saranno le condizioni per continuare a lavorare».



Dunque, Matteo Salvini – ancora una volta – fa un passo indietro rispetto alla crisi che lui stesso ha fatto partire presentando una mozione di sfiducia al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Se una settimana fa, voleva il voto a tutti i costi, adesso apre alla possibilità che – dopo martedì 20 – ci possa essere ancora una volta un governo Lega-M5S.

Inoltre, dà un’anticipazione del discorso che farà in Senato, a Palazzo Madama, proprio nel dibattito che verrà aperto da Giuseppe Conte: «Non parlerò soltanto ai senatori, ma all’intero popolo italiano, affinché possa capire come sono andate veramente le cose».