La svolta cattolica di Matteo Salvini degli ultimi mesi non deve essere sfuggita a nessuno. Tra post rivolti alla Madonna e crocefissi baciati durante le discussioni parlamentari, l’ex ministro degli Interni ha reso chiaro a tutti l’intenzione di voler fare del cattolicesimo uno dei pilastri del suo discorso politico. Tuttavia la conoscenza in materia di Salvini sembra essere piuttosto lacunosa.
Mi danno del “nazista” e si dicono “cristiani”… Come rispondo? Con le parole di San Matteo: amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per chi vi perseguita e vi calunnia. Amen.https://t.co/5vzEVdphB6
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) September 6, 2019
In uno dei suoi ultimi tweet il leader della Lega ha attaccato Famiglia Cristiana che in un editoriale dei giorni scorsi lo aveva criticato molto duramente. Ecco uno dei passaggi dell’editoriale che sono piaciuti meno all’ex ministro: «Luciana Lamorgese prefetto riporterà il Viminale ai suoi compiti, che sono quelli di garantire ordine e sicurezza laddove ce n’è veramente bisogno, senza utilizzarlo come strumento di propaganda elettorale a colpi di tweet e post in vista delle prossime elezioni, e senza invelenire il Paese con l’odio verso migranti, rom e altri poveri disgraziati utili solo per gonfiare la pancia del Paese e a costituire da “nemico” per alimentare la macchina del consenso (un grande classico di tutti gli aspiranti tiranni e dittatori o al servizio di dittatori, da Licurgo a Goebbels)».
L’accostamento del suo nome a quello del gerarca nazista non è ovviamente piaciuto a Salvini che ha subito cinguettato: «Mi danno del “nazista” e si dicono “cristiani”… Come rispondo? Con le parole di San Matteo: amate i vostri nemici, fate del bene a chi vi odia e pregate per chi vi perseguita e vi calunnia. Amen». E qui però casca l’asino. Perché è vero che la citazione è tratta dal vangelo secondo Matteo (scelta casuale?), ma le parole sono in realtà attribuite a Gesù che qui enuncia un principio fondamentale della dottrina cristiana. Le basi, Matteo (Salvini), le basi.