Ridurre a una burletta di una ventina di persone quel che è accaduto a Verona non serve a cancellare i fatti. Matteo Salvini lo sa, ma prosegue nella sua linea dritta su quei vergognosi cori e ululati razzisti contro Mario Balotelli, dicendo che si è alzato un polverone esagerato. Un pensiero, già palesato nel tardo pomeriggio di ieri, ripetuto anche al Corriere della Sera in edicola quest’oggi. Tra i temi affrontati c’è la manovra, il futuro di Lega, FdI e Forza Italia, la commissione Segre e l’endorsement fatto dal cardinal Ruini domenica scorsa.
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Partiamo dal caso del Bentegodi di Verona: «A mio figlio predico sempre rispetto per giocatori e arbitri – ha detto Matteo Salvini al Corriere -. Quindi giusto condannare insulti e comportamenti oltraggiosi. Ma mi pare si sia sollevato un polverone esagerato». La misura della gravità degli ululati – perché di quello si è trattato – nei confronti di Mario Balotelli, dunque, l’ha decisa il leader della Lega che valuta le polemiche troppo elevate per quel che è accaduto durante Verona-Brescia.
E il rapporto con Balotelli non è mai decollato. Alla domanda della giornalista che gli chiedeva se volesse dire qualcosa all’attaccante del Brescia, Matteo Salvini replica: «Se devo incontrare qualcuno, penso a Liliana Segre». Un po’ di sano populismo sull’altro tema che ha condito lo scorso fine settimana. Anche in questo caso, dunque, il segretario della Lega ci tiene a precisare che l’atteggiamento del suo partito al Senato (e di tutto il Centrodestra) sia stato frainteso: «Se ci si fosse limitati all’antisemitismo non avrei avuto problemi». Insomma, 50 sfumature di discriminazione. Poi sottolinea, però, come Liliana Segre sia una persona rispettabile e che vorrebbe presto incontrare.
Poi le polemiche contro il governo per la manovra, la previsione che questo Esecutivo non arriverà alla fine di gennaio (data di elezioni in Emilia Romagna) e la commozione per quell’endorsement fatto dal Cardinal Ruini che nell’intervista rilasciata sempre al Corriere di domenica, aveva chiesto alla Chiesa di aprirsi alla Lega attraverso il dialogo. Anche lì, prima o poi, ci sarà un incontro riservato. Forse.
(foto di copertina: TWITTER MATTEO SALVINI)