Lecce, più di 50 poliziotti per 11 minuti di comizio di Salvini e per impedire a Zorro di entrare in piazza

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L'incontro del leader della Lega con gli elettori

Non ci sono più le folle oceaniche di una volta. Così Matteo Salvini a Lecce per un comizio, questa mattina ha dovuto fare i conti con la realtà. In Piazza Sant’Oronzo, infatti, il leader della Lega – arrivato in loco per un comizio elettorale – ha dovuto fare i conti con una location praticamente divisa in due: sotto al palco i suoi sostenitori, poi il vuoto e infine un importantissimo cordone di polizia a separare i manifestanti che hanno urlato talmente tanto da coprire le parole del ministro dell’Interno.



Salvini a Lecce: 50 agenti per impedirgli di incontrare Zorro

Tra questi manifestanti c’era anche un uomo travestito da Zorro, a scimmiottare l’aneddoto raccontato nel libro edito da Altaforte e scritto dalla giornalista Chiara Giannini del furto del pupazzetto subito da Salvini quando era ancora un bambino. Quest’ultimo è stato allontanato dalle forze dell’ordine che gli hanno impedito di raggiungere il palco e di ottenere il tanto agognato ricongiungimento: «Salvini mi sta cercando» – avrebbe detto il manifestante alla Digos.



Gli 11 minuti di comizio di Salvini a Lecce

A proposito di polizia: nei video del comizio si vede come gli agenti e, in generale, gli uomini delle forze dell’ordine schierati in piazza Sant’Oronzo siano stati più di 50. Il tutto per vigilare sull’ordine pubblico per gli 11 minuti di comizio di Matteo Salvini. Durata certificata anche dalla sua diretta sulla sua pagina Facebook.

La piazza, dunque, non era piena. I manifestanti contro Salvini sono stati decisamente più numerosi dei suoi supporter. Decine di agenti della polizia sono stati impiegati per questioni di massima sicurezza. L’unico obiettivo raggiunto sembra essere quello di aver impedito al povero Zorro di andare a conoscere Matteo Salvini di persona.