Salone del Libro, Città e Regione chiedono di rescindere il contratto con Altaforte

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«È necessario tutelare l'immagine e l'impronta democratica della manifestazione»

Dopo le polemiche degli ultimi giorni sulla presenza dello stand di Altaforte al Salone del Libro, i soci fondatori della kermesse hanno chiesto l’uscita della casa editrice vicina a Casapound. Lo stand di Altaforte era già stato spostato di fronte a quello della Difesa per precauzione, ora però viene chiesto formalmente che il contratto venga rescisso.



Salone del Libro, Città e Regione chiedono di rescindere il contratto con Altaforte

A chiedere che il contratto tra il Salone del Libro e Altaforte venga rescisso sono la Città di Torino e la Regione Piemonte, soci fondatori della rassegna letteraria. La richiesta è stata fatta direttamente alla associazione “Torino, la città del Libro”, al “Circolo dei Lettori” e al “Comitato di indirizzo del Salone del Libro”, ovvero ai tre organizzatori della manifestazione letteraria.

Nella nota in cui viene esplicitata la richiesta si legge che «alla luce della situazione che si è venuta a creare, che rende impossibile lo svolgimento della prevista lezione agli studenti di Halina Birenbaum, sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, e alla forti criticità e preoccupazioni espresse dagli espositori in relazione alla presenza e al posizionamento dello stand di AltaForte». «È necessario tutelare il Salone del Libro, la sua immagine, la sua impronta democratica  – conclude la nota – e il sereno svolgimento di una manifestazione seguita da molte decine di migliaia di persone».



(Credits immagine di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)