Il caso Rocco Casalino ha riempito le pagine della cronaca politica dell’ultimo fine settimana, con i quotidiani e i siti d’informazione presi d’assalto e aspramente criticati – spesso con pesanti minacce – dai militanti del Movimento 5 Stelle a difesa del portavoce del premier Giuseppe Conte. Anche il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ha parlato delle intimidazioni ricevute, paragonando i grillini ai fascisti.
Nel suo editoriale di oggi, il direttore de Il Giornale si è scagliato contro contro chi per difendere Rocco Casalino ha attaccato i giornalisti e il suo quotidiano. «Sono pronto a bere l’olio di ricino, a litri se serve – ha scritto Alessandro Sallusti -, anche se mi rendo conto che paragonare i grillini ai fascisti è un complimento che non meritano». E poi rincara la dose: «Di Maio al massimo poteva fare il cameriere del Duce e quel fesso di Casalino il suo stalliere».
Messaggi chiari e decisi, dopo le minacce e le critiche ricevute da Il Giornale – ma che sono state estese a tutta la stampa per la diffusione dell’audio in cui Rocco Casalino parla di un repulisti al Mef se non si troveranno i fondi per il reddito di cittadinanza – che hanno riportato in auge il tema del finanziamento pubblico all’editoria. «Sono ignoranti e malavitosi – prosegue Sallusti nel suo editoriale -. Il Giornale vive di suo e nella sua storia non ha mai ricevuto fondi pubblici».
Nel mirino della critica di Sallusti c’è anche il rumoroso silenzio del leader della Lega che ha preferito non proferire parola su questo caso e sugli attacchi che la stampa ha ricevuto da sabato mattina.«Casalino minaccia di passare al coltello, mentre Matteo Salvini e Giorgia Meloni restano in silenzio – spiega il direttore de Il Giornale -. C’è vita oltre Casalino e i silenzi inaccettabili di Salvini. Ci vuole pazienza, impegno e coraggio. Il Grande Fratello della Casaleggio non ci avrà mai».
(foto di copertina: ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO)