Occupazione antifascista nella sala prove di Fo Rame, lo sfogo del figlio Jacopo: «Mi sembra strano»

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Il post su Facebook di Jacopo Fo: «Fare antifascismo colpendo chi dai fascisti e dallo Stato ha subito ogni sorta di violenza e sopruso»

Da sabato 19 maggio è in corso l’occupazione dello stabile di Via Bordighera 2 a Milano, dove ha sede la sala prova teatrale “Fo Rame”, dedicata a Dario Fo e a Franca Rame. A promuovere l’iniziativa è il Circolo dell’hotel, che ha appeso striscioni antifascisti. Ma tra i commenti alle foto condivise su Facebook appare l’opinione di Jacopo Fo, figlio dei due attori, che sembra non essere affatto d’accordo.



Occupazione antifascista nella sala prove di Fo Rame, lo sfogo del figlio Jacopo: «Mi sembra strano»

«Qui nessuno arretra contro Fascismo e Capitalismo costruiamo comunità resistenti». Con questo slogan il Circolo dell’Hotel ha pubblicato su Facebook le immagini dell’occupazione dello stabile stato in via Bordighera 2 a Milano. Occupazione avvenuta «in concomitanza con la pagliacciata del ministro degli interni». Il post continua spiegando l’intento dell’azione: «un nuovo spazio in città viene liberato un gruppo di ragazzi studenti e lavoratori antifascisti e anticapitalisti occupano uno spazio resistente contro il fascismo dilagante» invitando poi al concerto hip hop la sera stessa.



I commenti non sono molti, ma tra questi ve n’è uno che attira particolarmente l’attenzione. Con un tono chiaramente sarcastico Jacopo Fo scrive: «Avete occupato lo spazio prove della Compagnia Teatrale Fo Rame. Mi sembra un po’ strano fare antifascismo colpendo chi dai fascisti e dallo Stato ha subito ogni sorta di violenza e sopruso».



 

Il figlio di Franca Rame e Dario Fo inoltre ingaggia anche una piccola discussione con chi decide di rispondergli direttamente. Un utente scrive che «però mio nonno l’hanno deportato in Germania piuttosto che arruolarsi nell’esercito della R.S.I» e a lui Fo risponde chiarendo che è « strano vedere un antifascista che usa le calunnie dei fascisti. Il padre di mio padre era dal Cnl e organizzava la fuga degli ebrei. Mia nonna lavorava con i Gap. Mio padre era disertore e ricercato… Informati». Stesso invito rivolto anche ad un donna che aveva risposto a Jacopo Fo con la foto di un articolo che titolava «Ma che anarchici sono solo ignoranti e sbandati», aggiungendo che non si capacitava di cosa ci fosse di antifascista nel «tenere un grande edificio chiuso e abbandonato, in una città dove i bambini che vengono qua scappando dalle guerre dormono per strada». Jacopo Fo ha risposto anche a lei: «Siamo ritornati in possesso di questo spazio dopo un procedimento giudiziario… Forse dovresti informarti su quel che abbiamo fatto nella nostra vita per i diseredati prima di sparar giudizi. Vedi ad esempio i soldi del premio Nobel devoluti fino all’ultima lire per i disabili... Come è facile criticare…»

 

(Credits immagine di copertina Facebook: Circolo dell’ hotel)