Salvini a Radio24 su Savoini: «Lei si ricorda con chi ha cenato il 17 ottobre? Beh, neanche io»

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Il ministro dell'Interno ha aggiunto piccoli dettagli sul Russiagate, ma nulla di eclatante

«Io non ricordo neanche cosa ho fatto la scorsa settimana». Così Matteo Salvini ha dribblato l’ennesima domanda sul Russiagate e sulla sua presenza – contemporanea a Gianluca Savoini – a Mosca. Il tutto durante la sua intervista mattutina a Ma cos’è questa estate, il programma radiofonico in onda su Radio24. La giornalista e conduttrice ha riportato alcune domande che arrivavano dal pubblico di casa, spiegando al leader della Lega di essere solamente ‘ambasciatrice’, e la questione Russiagate (invece dei classici cinque-sei secondi di frecciate, come già accaduto nel recente passato) è stata un po’ più articolata rispetto a quanto siamo stati abituati, pur non fornendo molti altri dettagli.



«Ministro, devo chiederle di Russiagate, ce lo chiedono gli ascoltatori, sono solo ambasciatrice: La Verità dice che è una inchiesta a orologeria. È così?», domanda la conduttrice delle trasmissione su Radio24. E Matteo Salvini inizia a rispondere parlando di indagini in corso della magistratura, di inquirenti che devono essere lasciati lavorare in pace. Insomma, nulla di nuovo sul fronte Orientale. Poi, però, viene riportata al ministro una domanda di un ascoltatore: «Perché lei ha mentito su Savoini?».

Il leader della Lega parla un po’ di più del Russiagate

Matteo Salvini replica di non aver mentito, ma solo che non poteva ricordarsi con chi aveva mangiato quella sera a Mosca: «Lei si ricorda con chi ha mangiato il 17 ottobre scorso?», ha replicato il leader della Lega alla conduttrice che annuisce dandogli ragione. Il ministro dell’Interno, quindi, spiega che l’aver negato quella cena con Gianluca Savoini sia stato per una dimenticanza «perché ho una vita molto impegnata».



La memoria corta di Salvini

Alla fine, quindi, Matteo Salvini ha parlato un po’ di più del Russiagate, senza però dare maggiori informazioni, celandosi dietro le indagini in corso da parte della Procura di Milano «che vanno avanti da mesi». Questa volta, almeno, non ha rispedito le domande al mittente come fatto nel recente passato, con l’atteggiamento guascone. Pochi dettagli in più: ora sappiamo che Matteo Salvini ha la memoria corta.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)