Rolling Stones tornano con Living in a ghost town, la profezia registrata durante la pandemia

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I Rolling Stones tornano e lo fanno con un brano dalla storia quantomeno singolare. Il nuovo singolo Living in a ghost town registrato durante la quarantena con i membri ognuno a casa loro potremmo pensare che sia stato ispirato da questo particolare periodo storico, ma in realtà non è così visto che è stata scritta più di un anno fa e pensata per un prossimo album. La canzone, un pezzo dalle sonorità rock e blues, è stata scritta a quattro mani da Mick Jagger insieme a Keith Richards.  Questo è il primo singolo in 8 anni. Gli ultimi due inediti dei Rolling Stones, Doom and Gloom e One More Shote, erano usciti nell’album del Greatest Hits del 2012.



Il leader dei Rolling Stones ha spiegato il significato della nuova Living in a ghost: “Gli Stones erano in studio a registrare del nuovo materiale, prima del lockdown, e c’era una canzone che pensavamo avrebbe risuonato attraverso i tempi che stiamo vivendo. Ci abbiamo lavorato in isolamento ed eccola qui”, mentre Keith Richards continua “Per farla breve senza nulla dire sul tour che è stato annullato in seguito alla pandemia, più di un anno fa, a Los Angeles, avevamo pensato di tenere questo brano per un nuovo album, poi è scoppiato il casino e insieme a Mick abbiamo deciso che questa canzone doveva essere lavorata adesso”.



Charlie Watts sottolinea: “Mi è piaciuto lavorare su questa traccia. Penso rispecchi l’umore del momento e spero che le persone che l’ascoltano siano d’accordo”, mentre Ronnie Wood ringrazia i fan: “Grazie mille per tutti i messaggi di queste ultime settimane, per noi è importante che vi piaccia la musica. Abbiamo un brano nuovo di zecca per voi, speriamo vi piaccia. Ha una melodia struggente.. Nel brano ci sono anche Darryl Jones (basso) e Matt Clifford (tastiere, corno francese, sax, flicorno)”.

Living in a ghost town, i Rolling Stones cantano il lockdwon



I Rolling Stones cantano:La vita era così bella / poi siamo stati tutti reclusi / mi sento come un fantasma che vive in una città fantasma”, un verso che fa venire i brividi pensando che è stato pensato e composto prima di questa terribile emergenza. Un brano per accompagnare queste giornate di reclusione.