Roland Garros: Nadal e Federer dominatori senza tempo, a Wawrinka il match del torneo

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La giornata del torneo francese

*a cura di Tennis Fever



Nel raccontare l’ottavo giorno del Roland Garros 2019, non possiamo non cominciare da Rafael Nadal e Roger Federer, rispettivamente numero due e numero tre del ranking mondiale, autentici monumenti del tennis. Stiamo parlando dei due giocatori che hanno vinto più tornei del Grande Slam nella storia del gioco, 17 vittorie per lo spagnolo, 20 per lo svizzero. Trentatré anni (domani) Nadal, 37 anni Federer. Una lunga e ricorrente serie di infortuni il primo, una longevità assolutamente fuori dal normale il secondo.

Roland Garros, Nadal e Federer dominatori di giornata

Ebbene, ancora oggi, siamo a celebrare la grandezza di due campioni per cui il tempo sembra essersi fermato, due dominatori assoluti, che oggi non hanno lasciato scampo ai due argentini che, pur lottando con il giusto spirito, hanno giocato il ruolo di vittime sacrificali. Ed è curioso e significativo al tempo stesso che le due partite siano terminate con l’identico punteggio: 6-2, 6-3, 6-3.
Il primo a scendere in campo e a sbrigare la pratica è stato Roger Federer, impegnato contro Leonardo Mayer, numero 68 del mondo. Nulla da fare per lui, che non solo non ha rubato neppure un turno di servizio al suo avversario, ma non è riuscito neppure a procurarsi una palla break. Per Federer è la conferma di uno stato di forma su cui pochi avrebbero scommesso alla vigilia, specie per il fatto che il suo ritorno sulla terra rossa dopo oltre due anni di assenza (e dopo quattro anni di lontananza da Parigi) era circondato da dubbi e scetticismo. Gli avversari affrontati finora erano tutti abbastanza morbidi, ma l’autorevolezza e la facilità con cui li ha battuti è stata per certi versi sorprendente. Con la vittoria di oggi, è la dodicesima volta che il numero 3 del mondo raggiunge i quarti del Roland Garros.

Roland Garros, il match di Nadal

Si tratta invece della tredicesima volta per Rafa Nadal, che sta cercando invece il suo dodicesimo trionfo sul rosso di Parigi. Lo spagnolo, che oggi sconfitto Juan Ignacio Londero in due ore e sedici minuti, sta confermando quanto già fatto vedere agli Internazionali di Roma: in questo momento, se gioca così, non c’è semplicemente partita, per chiunque. Difficile pensare che Kei Nishikori o Benoit Paire (uno dei due sarà il suo prossimo avversario ai quarti di finale) possano metterlo in difficoltà.
Chi invece avrà uno scoglio sulla carta più duro da superare è proprio Roger Federer, che ai quarti di finale affronterà, nel ventiseiesimo derby svizzero, Stan Wawrinka, vincitore di una incredibile maratona di cinque ore e undici minuti contro il greco Stefanos Tsitsipas, astro nascente del tennis mondiale, già entrato stabilmente in top ten. Wawrinka, detto Stanimal, è tornato sui livelli che gli hanno permesso di vincere ben tre tornei del Grande Slam tra il 2014 e il 2016, dopo mesi di appannamento. Trentaquattro anni, noto per avere il rovescio a una mano migliore del circuito, è letteralmente cresciuto all’ombra dell’amico Roger, che contro di lui ha vinto ben 22 volte, perdendo solo in tre occasioni. Ma ogni partita fa storia a sé e Stan ci proverà di sicuro