Roberto Poletti, l’allievo di Feltri che diceva a Salvini di «prendere tutta la Rai» | VIDEO

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Famoso per le sue discussioni in televisione. In passato anche una candidatura con i Verdi

Il nome di Roberto Poletti alla conduzione di Uno Mattina, il programma della striscia mattutina di Rai1, sta facendo rumore. Un risultato che è in linea con i toni – sempre accesi e mai bassi – tenuti dal giornalista nel corso della sua pluriennale esperienza televisiva, spesso condita da ‘risse’ dialettiche e posizioni controverse. In molti, anche sui social, hanno posto l’attenzione sul fatto che il 47enne veneto sia stato il primo biografo di Matteo Salvini. La sua carriera, però, è stata costellata da prese di posizioni discutibili.



Classe 1971, nativo di Feltre (in provincia di Belluno), Roberto Poletti inizia la sua carriera giornalistica all’età di 20 anni alle dipendenze di Vittorio Feltri a L’Indipendente. Poi il passaggio a TeleCaserta, prima di diventare il direttore di Radio Padania Libera. Poi, dopo altre esperienze televisive, la sua consacrazione a livello nazionale arriva grazie al suo ruolo di inviato per alcuni programmi Mediaset, come Quinta Colonna condotto a Paolo Del Debbio. E proprio a questo periodo risale una delle scene che hanno messo in mostra il suo modo di fare.



Roberto Poletti e la sua profezia su Salvini e la Rai

Poi, qualche anno dopo la biografia di Matteo Salvini, aveva intervistato proprio il leader della Lega a ‘Forte e Chiaro’. Proprio in quella occasione Roberto Poletti si era reso protagonista di una vera e propria profezia riguardo il futuro del segretario del Carroccio, la sua ascesa politica e i due piedi messi in Rai.

 



Una previsione azzeccata. E ora, con il suo arrivo alla conduzione di Uno Mattina, sembra che quell’auspicio si sia tramutato in una bella realtà anche per lo stesso giornalista ex direttore di Radio Padania Libera.

Dal verde ai Verdi, per poi tornare verde

Non solo giornalismo e polemiche. Nel corso della sua carriera e ascesa, Roberto Poletti si è ritrovato anche a essere candidato (e poi eletto) nelle file della Federazione dei Verdi, pur non condividendo le idee di Sinistra del partito (come evidente dal suo curriculum). Il suo ruolo parlamentare, iniziato nel 2006 e condito dalle cariche di membro della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera e della Commissione Esteri – si concluse nel febbraio del 2008 quando, per sua ammissione, decise di dimettersi dalla Camera perché pagato troppo per non fare niente. Poi il ritorno al suo primo amore, il giornalismo, con una serie di inchieste per Libero Quotidiano. Poi la biografia di Salvini e da lì la sua carriera è arrivata fino alla conduzione di Uno Mattina. Come da profezia.

(foto di copertina: STEFANO GUATELLI / ANSA / PAL)