Smaltimento rifiuti Campania: indagato De Luca Jr e Luciano Passariello

Categorie: Attualità

I magistrati sono partiti da uno dei video di Fanpage in cui il figlio del governatore discute con un imprenditore che si proponeva per un appalto di smaltimento

Fanpage ha oggi pubblicato un primo video di un’inchiesta che ha fatto scattare le indagini della procura di Napoli su corruzione e smaltimento illecito di rifiuti. L’indagine coinvolge anche Luciano Passariello, consigliere regionale e candidato alla Camera per Fratelli d’Italia, e Roberto De Luca, secondogenito di Vincenzo, governatore della Regione Campania, e assessore nel Comune di Salerno.



L’EX BOSS PERELLA E GLI INCONTRI PER LA SMA CAMPANIA

Il primo video riguarda il filone che vede coinvolta Sma Campania, società in house della Regione che si occupa di ambiente e rifiuti. Luciano Passariello, a capo della commissione del Consiglio regionale che vigila sulle partecipate, risulta indagato per corruzione. Il ‘capo segreteria’ di Passariello, Agostino Chiatto, detto anche ‘tesoriere del partito locale di Fratelli d’Italia’ ha incontrato Nunzio Perrella, ex boss della camorra che per anni ha gestito il traffico dei rifiuti in tutta Italia. Perella ha lavorato con la testata per scoperchiare tutta la correuzione nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti. Prima ha partecipato a un incontro nella sede della Sma Campania, dove c’è anche l’amministratore della in house, Lorenzo Di Domenico, e poi in un bar del centro direzionale di Napoli.

Per smaltire una tonnellata di rifiuti la cifra di partenza, il prezzo a base d’asta, era di 125 euro. La cifra sale fino a 175 euro, incluse le percentuali delle tangenti. “23% per noi e più 5%, perché così non abbiamo problemi con un dirigente della Regione“, dice Chiatto nel video, che parla anche del ruolo di Passariello. “Io sto con lui da 20 anni e facciamo gli interessi di tutti“. Il igro è d’oro: quei soldi servono per smaltire 6mila tonnellate di rifiuti al mese, quindi, contando il prezzo di 175 euro a tonnellata, si parla di 1 milione di euro. Una parte cospicua di quei soldi, 170mila euro, va alla politica. I conti delle tangenti sono scritti da Chiatto su un foglietto di carta che poi lui consegna a Perrella.



SMALTIMENTO RIFIUTI CAMPANIA: LE INDAGINI

Nella tarda serata di ieri Roberto De Luca, assessore al Bilancio a Salerno e figlio del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, è stato perquisito su disposizione della Procura di Napoli.

Agenti della squadra mobile e dello Sco hanno perquisito la scorsa notte l’abitazione e lo studio professionale di De Luca junior. I magistrati sono partiti da uno dei video di Fanpage in cui De Luca discute con un soggetto presentatosi come un imprenditore che si proponeva per un appalto di smaltimento delle ecoballe. De Luca junior risulta indagato per corruzione. Nelle stesse ore gli agenti dello Sco e della squadra mobile hanno eseguito anche altre perquisizioni.



Le indagini sono coordinate dal procuratore Giovanni Melillo con il procuratore Giuseppe Borrelli e i pm Ilaria Sasso del Verme, Sergio Amato, Celeste Carrano, Henry John Woodcock e Ivana Fulco. Sotto inchiesta per corruzione per il filone Sma c’è il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luciano Passariello. Il video che riguarda De Luca Jr non è stato ancora pubblicato.

In una nota diffusa alla stampa Lorenzo Di Domenico, consigliere delegato della Sma Campania, la società del settore ambientale, parla di «immagini montate ad arte». «Nelle ultime ore – scrive Di Domenico – sono stati diffusi dei video giornalistici ad opera della testata Fanpage.it che mi ritraggono mentre discuto con un presunto imprenditore presentatosi come Paolo Varotto, il quale asseriva di poter prendere in carico tutti i fanghi prodotti dai nostri impianti. Premetto che dall’1 gennaio 2018 gli impianti di depurazione sono in emergenza al punto tale che diverse migliaia di tonnellate sono stoccate in attesa di trovare idonea soluzione allo smaltimento». Ripercorrendo gli eventi che hanno portato alla situazione di criticità, Di Domenico evidenzia che, a fronte dei suoi solleciti per risolverla, «siamo giunti al 2018 con una situazione di totale incertezza e assoluta emergenza. In qualità di consigliere delegato di Sma Campania era ed è mio dovere trovare soluzioni che scongiurino un disastro ambientale, anche in deroga alle procedure amministrative. Di persona o per interposta persona ci sono stati molti imprenditori che hanno cercato di contattarmi per risolvere questa emergenza. A chiunque mi abbia prospettato un minimo di possibilità ho sempre detto di farsi avanti».