Matteo Salvini ha replicato a Giuseppe Conte: «Mi dispiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare per un anno». Poi ha fatto l’elenco degli aggettivi che il presidente del Consiglio ha utilizzato nel suo intervento per definirlo: «Autoritario, irresponsabile, pericoloso: bastavano Travaglio o Saviano per rivolgermi questi insulti».
Si tratta dell’unico riferimento esplicito al discorso di fine esecutivo che aveva fatto Giuseppe Conte pochi minuti prima di Matteo Salvini. Poi, il leader della Lega ha iniziato a parlare della propria scelta di libertà, che coincide con quella della libertà dell’Italia rispetto ai vincoli dell’Unione Europea. Il ministro dell’Interno – che non si è ancora dimesso – ha affermato di essere un uomo libero che non ha bisogno di restare attaccato alla poltrona e che non ha paura del giudizio degli italiani.
L’altro attacco – in verità piuttosto sterile – che Matteo Salvini ha fatto al presidente del Consiglio Giuseppe Conte è stato sul dialogo con Angela Merkel e con il famoso caffè in cui il premier si sarebbe lamentato dell’azione di Matteo Salvini e della sua chiusura dei porti. Poi, prosegue il refrain del leader della Lega, che ha parlato da capo dell’opposizione, ormai. Ha attaccato Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, si è preso il 50% dei meriti del governo, ha insistito sul governo del fare in contrapposizione all’Italia dello zerovirgola e della crescita a trazione ridotta.
Matteo Salvini ha abbandonato i banchi del governo per completare il suo intervento e si è andato a posizionare tra i banchi della Lega. Ha fatto una proiezione sull’Italia del 2050, un Paese impaurito, sempre più anziano e con – addirittura – dieci milioni di migranti in più. Ha chiesto una manovra economica coraggiosa e ha detto che non c’è nessun problema ad andare a votare a ottobre: in altri Paesi dell’Ue si va a elezioni nello stesso periodo e nessuno ne avrebbe mai fatto un dramma.
Alla fine del suo intervento, Matteo Salvini ha rilanciato la proposta di una legge di bilancio a firma Lega da 50 miliardi di euro a bilancio. Poi, l’ennesimo attacco alla Francia e alla Germania sulle violazioni dei vincoli europei.