Dopo anni di drammi, morti in mare, ascesa di partiti sovranisti, la disciplina dell’immigrazione in Europa potrebbe cambiare sensibilmente. Ad annunciarlo è stata oggi la presidente della Commissione Ue Ursual Von Der Leyen durante il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione. « Se facciamo compromessi possiamo trovare soluzioni: salvare le vite in mare non è un optional» ha dichiarato la presidenre della Commissione, auspicando poi il superamento della disciplina di Dublino sulla migrazione: «Posso annunciare che aboliremo il regolamento di Dublino e lo sostituiremo con una nuova governance europea sulla gestione della migrazione. Avrà strutture comuni per quanto riguarda diritto all’asilo e rimpatri e un forte meccanismo di solidarietà tra gli stati membri». L’obiettivo è avere confini più solidi e vie legali di migrazione. Una dichiarazione che ha una portata storica, specialmente se si pensa a cosa abbia comportato in questi anni il Regolamento di Dubino.
Firmato nel 1990 tra gli stati membri e riformato l’ultima volta nel 2013, il Regolamento di Dublino obbliga di fatto i migranti a fare richiesta in un solo Paese della Ue, generalmente quello di approdo, una disciplina che ha messo in questi anni sotto pressione soprattutto i paesi dell’area mediterranea, esposti a un considerevole flusso migratorio. È presto per dire come e se, il Regolamento cambierà. Di certo la volontà della Commissione è già, di per sé, un ottimo segnale in quella che, anche per l’opposizione dei paesi del nord e dell’est Europa, non si preannuncia come una strada facile.