Gli italiani e la cyber security: 4 su 10 non fanno nulla per evitare attacchi informatici sui propri device

Categorie: Cyber security
Tag:

In tanti sono consapevoli delle minacce che si possono incontrare navigando nel web. Moltissimi sono stati vittime di tentativi di phishing. Alcuni hanno subìto violazioni della propria privacy online. Ma quattro italiani su dieci non fa nulla, non agisce preventivamente, per evitare di subire attacchi di pirateria informatica. Sono questi i dati che emergono dal primo Rapporto Censis-DeepCyber (dal titolo “Il valore della Cybersecurity. Perché serve la sicurezza informatica per la buona rivoluzione digitale”) che fa una fotografia sulla percezione che i cittadini che vivono nella nostra penisola hanno rispetto hai pericoli costanti che la rete offre.



LEGGI ANCHE > Molte app di videoconferenza raccolgono dati degli utenti anche se il microfono è spento

Secondo l’analisi, infatti, il 61,6% degli italiani è preoccupato dai pericoli informatici in cui si può incappare “frequentando” il web. Non solo virus, ma anche tutta quella vasta gamma di truffe (o tentativi) che si sono moltiplicate con l’aumentare dell’utilizzo di device perennemente connessi: dalle e-mail fraudolente agli sms, fino ad arrivare alle catene di messaggi sulle app di messaggistica istantanea. E tra phishing (via mail) e smishing (via messaggio) e vishing (tramite telefonate), le vittime cadute nei tranelli e che hanno visto i propri dati rubati (per diversi scopi) sono cresciute esponenzialmente. Basti pensare che il 64,6% dei cittadini ha dichiarato di esser stato bersaglio di e-mail fraudolente.



Rapporto Censis DeepCyber, la cyber security degli italiani

Numeri che conosciamo bene. Nel corso dell’ultimo anno, infatti, centinaia di aziende italiane (anche pubbliche o istituzioni) sono finite nel mirino di pirati informatici, quasi sempre con l’utilizzo di ransomware. Ma anche a livello più capillare la situazione non migliora. Dal rapporto Censis-DeepCyber presentato in Senato, infatti, emerge un altro dato preoccupante: «Il 19,5% degli occupati ha sperimentato attacchi informatici con danni agli account social o al sito web della propria azienda, il 14,7% attacchi che hanno causato la perdita di dati e informazioni».

Quattro italiani su 10 non fanno nulla per proteggersi

Difendersi dagli attacchi informatici non è semplice, vista la continua evoluzione e strumenti che gli hacker utilizzano nel corso delle loro operazioni. Ma esistono sistemi che possono rallentare o scoraggiare un attacco, fino a rendere vano qualsiasi tentativo. I software antivirus, per esempio, possono essere in grado di rilevare e respingere attacchi creando una sorta di muro difficilmente scalabile. Tutto ciò potrebbe rallentare il ritmo degli attacchi e mettere al sicuro i propri dispositivi e i dati personali contenuti in essi. Ma dal rapporto Censis-DeepCyber emerge un dato molto preoccupante che va in tutt’altra direzione e fa emergere una percezione distopica dei rischi della rete: «Il 28,1%, pur dichiarandosi preoccupato, non fa nulla di concreto per difendersi, mentre il 10,3% non ha alcuna preoccupazione sulla sicurezza informatica. In generale, quindi, quasi 4 italiani su 10 sono indifferenti o non si tutelano dagli attacchi informatici».