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La storia è stata aggiornata: in un primo momento si era parlato di una positività alla cocaina, poi non confermata. L’esito delle analisi su eventuali tracce di sostanze stupefacenti non è ancora stato reso noto. Diversa la questione, invece, per quanto riguarda psicofarmaci e ansiolitici. Le testimonianze dell’Asst di Vimercate, dove la ragazzina si era recata, vanno in questa direzione e nei prossimi gioni verranno effettuati ulteriori approfondimenti in merito.
La storia rende al meglio l’idea di quanto l’emergenza psicofarmaci sia diffusa e pronunciata in Italia. Il Quotidiano Nazionale – Resto del Carlino, Nazione, Il Giorno – ha raccontato nell’edizione di questa mattina un episodio accaduto in provincia di Monza: una ragazzina positiva a psicofarmaci, all’età di soli dieci anni. Il tutto all’insaputa dei genitori, che l’hanno portata per due volte in ospedale, dopo aver osservato in lei alcuni sintomi di irrequietezza.
Il primario di psichiatria dell’Asst di Vimercate Antonio Amatulli ha confermato che, in seguito alle analisi effettuate sulla ragazzina di 10 anni, il responso è stato quello di una positività a questo tipo di sostanze, che ha permesso il ricovero in una struttura neuropsichiatrica di Besana in Brianza.
Inizialmente si era parlato di una positività alla cocaina, con la ragazzina che si sarebbe procurata la droga in modo diverso: non l’avrebbe trovata in casa o da qualche altra parte che frequentava abitualmente e dove c’erano persone che con cui aveva familiarità. Nessuno in famiglia, stando alle prime indicazioni che arrivano da chi sta indagando su questa vicenda, ha mai fatto uso di stupefacenti e la famiglia era particolarmente provata dall’esito delle analisi su una ragazzina di 10 anni.
Si pensava che la bambina avesse ottenuto la sostanza stupefacente in seguito a contatti con alcuni ragazzi che, in paese, fanno abitualmente uso di droga e che riescono anche a procurarla a terze persone.
FOTO: ANSA/ GUIDO MONTANI