La storia della ragazza 14enne che filma il raid dei camorristi e li fa arrestare

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La vicenda risale a un anno fa

Una ragazza 14enne di Quarto ha filmato il raid di alcuni camorristi presso l’abitazione di un suo parente, che è stata distrutta, e grazie alle sue immagini la polizia è riuscita a risalire agli autori del terribile gesto.



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La vicenda risale all’aprile 2017 ed è stata raccontata dal Corriere della Sera:

La vicenda risale al 2017 ed è avvenuta a Quarto, paese flegreo a ridosso del territorio di Marano, dove comanda il clan camorristico che fa capo alle famiglie Polverino e Orlando. A Quarto uno dei loro uomini di maggior peso si chiama Cristoforo Candela, che si occupa di narcotraffico rifornendo di droga gli spacciatori della zona. Accanto a lui c’è sempre un altro fedelissimo della cosca Polverino-Orlando: Antonio Agrillo. I due hanno un grosso giro, e al loro stesso livello c’è anche Teodoro Giannuzzi, narcotrafficante direttamente collegato al clan di Marano. Nell’estate di un anno fa, in seguito a una perquisizione da parte dei carabinieri, Giannuzzi decide di diventare collaboratore di giustizia. […] Comincia così un’opera di dissuasione che Cristoforo Calenda conduce sia in prima persona, sia affidando l’incarico ai suoi uomini più fidati. Per convincere Giannuzzi a recedere la propria decisione, il clan si rivolge a suo suocero, Giuseppe Di Pierno, a sua volta spacciatore. In un primo momento provano a convincerlo per le buone, poi con le minacce esplicite, quindi passano alla violenza



Tra un’intimidazione e l’altra, si arriva infine alla devastazione della casa di Di Pierno, senza tuttavia fare i conti con la nipote. Che, con il suo coraggio, ha filmato tutto. Una storia di resistenza quotidiana nei confronti di atteggiamenti mafiosi che ancora oggi sono protagonisti in tutta Italia.