R Kelly lascia il carcere, ma dovrà rispondere di dieci accuse di molestie

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Dopo un weekend dietro le sbarre, il rapper ha pagato la cauzione. Tornerà in tribunale a marzo per le accuse di violenza sessuale, per cui si è dichiarato innocente

R.Kelly è uscito dal carcere dopo aver pagato l’anticipo di 100mila dollari per la sua cauzione. Il rapper ha passato due giorni dietro le sbarre dopo essersi consegnato volontariamente alle autorità venerdì 22 febbraio. Oggi di fronte al giudice si è dichiarato innocente in merito alle accuse di violenza sessuale mosse contro di lui da 10 donne, tre delle quali erano minorenni all’epoca degli abusi.



R.Kelly fuori dal carcere, le accuse dal 2008 ad oggi

Se dovesse essere condannato, rischierebbe l’ergastolo. R.Kelly continua a proclamarsi innocente rispetto alle accuse di violenza sessuale emerse all’interno del documentario «Surviving R.Kelly», andato in onda a gennaio e nel quale le sue vittime raccontavano gli abusi subiti dal cantante. Alcune di queste vittime sono le stesse che avevano testimoniato contro di lui nel caso iniziato nel 2002 e conclusosi nel 2008, quando R.Kelly venne accusato di possesso di registrazioni pornografiche che coinvolgevano delle ragazze minorenni, e dal quale era stato assolto. Una di queste è Lisa VanAllen, che ha raccontato la sua esperienza anche nel nuovo documentario. Dopo l’arresto del rapper venerdì scorso, la donna ha scritto un articolo per il New York Times in cui annunciava di sperare di trovare finalmente giustizia. Van Allen era stata l’unica nel 2008 a raccontare la sua esperienza, e per questo era stata fortemente insultata e oltraggiata dal pubblico e dai fan che si erano schierati dalla parte del loro beniamino. Ora, ha scritto VanAllen, che la percezione del pubblico è cambiata dopo la messa in onda del documentario, spera di riscattare la sua immagine ed essere risarcita dei danni morali e fisici subiti. La ragazza ha raccontato infatti che dopo il documentario ha finalmente avuto la percezione «di essere creduta». «Né quando ero un’adolescente distrutta e suscettibile a un astuto predatore, né quando ero una giovane donna che trovava il coraggio di dire la verità a una giuria» scrive nell’articolo «avrei potuto sapere che sarebbe arrivata questa stagione di vendetta. Non per una giovane vittima nera, in difficoltà, come me». «È passato molto tempo, ma eccoci qui » ha aggiunto sottolineando come il movimento MeToo abbia «finalmente cambiato le cose». 



R.Kelly andrà a processo alla fine di marzo

Il 22 marzo R.Kelly tornerà in tribunale per il processo per molestie e abusi sessuali. Contro di lui ci sono 10 capi di imputazione e 4 vittime pronte a testimoniare, definite in diverse occasioni dai legali del rapper come «delle bugiarde». Non è escluso che altre donne decidano di farsi avanti, sopratutto quelle che hanno raccontato la loro storia nel documentario «Surviving R.Kelly», sopravvivere ad R.Kelly ndr.

(credits immagine di copertina: © RMV via ZUMA Press)