Per il settimo venerdì consecutivo i palestinesi sono tornati a manifestare lungo la Striscia di Gaza nella cosiddetta Marcia del Ritorno, che promette di andare avanti almeno fino a metà maggio per protestare contro l’esproprio dei territori ad opera di Israele.
Il bilancio delle vittime al momento è fissato a due, mentre i feriti sono 167.
Lo riferisce l’agenzia Maan. Gli scontri più duri con le Forze di difesa israeliane (Idf), le quali hanno aperto il fuoco e utilizzato gas lacrimogeni per respingere i manifestanti pacifici lungo la Striscia, sono avvenuti nella città a nord di Jabaliya.
On #AJNewsGrid: It’s the 7th and last Friday of Gaza rallies before Tuesday’s 70th anniversary of what Palestinians call the Nakba – the forced removal of 750,000 during the 1948 creation of the Israeli state. Share your thoughts
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I manifestanti sono stimati essere almeno 5mila. L’esercito israeliano, che ha riferito di pneumatici incendiati e lancio di pietre dalla Striscia, ha promesso che farà tutto il necessario per proteggere l’incolumità del suo popolo e sta agendo secondo le regole d’ingaggio prefissate.
Palestinian protesters in Gaza use tennis rackets to return Israeli tear gas cannisters #FreePalestine
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Le proteste si dovrebbero concludere il 15 maggio, nel giorno in cui i palestinesi ricordano la Naqba (“catastrofe”), l’esodo avvenuto dopo la conquista dei territori che oggi compongono lo Stato d’Israele.
(Foto credits: Ansa/Zumapress)