Professore querelato per aver dato 3 ad uno studente che aveva fatto scena muta

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Il ragazzo di 16 anni ha una media altissima, e il docente lo aveva spronato ad un'ultima interrogazione per non abbassarla. Ma lui ha reagito male, e ha sporto querela

Presentarsi ad un’interrogazione, fare scena muta, beccarsi un 3 sul registro. Di risposta lo studente ha sporto querela. È quanto è successo la primavera scorsa in un liceo del Friuli, e raccontata dal Messaggero Veneto. La storia è più complessa, e paradossale, di quanto sembri.



Professore querelato dopo l’interrogazione muta

Pare che il ragazzo di 16 anni sia uno studente modello: media altissima, assenze giustificate solo dalla partecipazione a gare di matematica e fisica. Insomma, un 3 probabilmente non l’aveva mai visto. Il suo professore di Inglese gli aveva suggerito di farsi interrogare un’ultima volta, per migliorare il suo voto nella materia. Sebbene fosse pienamente sufficiente, la votazione finale avrebbe abbassato la media da record del giovane, e sarebbe stato un gran peccato. Lui però non ne voleva sapere: si sarebbe rifiutato più volte, tanto che il professore aveva chiesto l’aiuto dei compagni di classe. Tanto il professore ha insisto, sebbene rientri nelle sue mansioni interrogare anche a sorpresa, che il ragazzo si è prestato all’ultima interrogazione prima della fine dell’anno scolastico. Peccato però che ha fatto scena muta.

Il Gip archivia il caso di querela contro il professore, ma la famiglia si oppone

Davanti ad una scena muta, il professore non ha avuto altra scelta che assegnarli un sonoro 3, con buona pace della media. Un fatto gravissimo, quasi un affronto, per il ragazzo, che non ha voluto far passare l’accaduto inosservato e impunito. A luglio la questione è stata presentata davanti al giudice Andrea Odoardo Comez, poiché lo studente aveva sporto querela contro il suo insegnante, accusandolo «di avergli procurato uno stato di profonda prostrazione e stress, che avrebbe portato anche a disagi di natura fisica, certificati dai referti sanitari firmati dal medico di famiglia». Come però ha raccolto la richiesta del pubblico ministero Elisa Calligaris, archiviando il caso. Ma la famiglia del ragazzo si è opposta, la querelle deve continuare. I familiari e lo studente infatti hanno chiedo di poter presentare una documentazione ulteriore che certifichi lo stato psicofisico dello studente, e che vengano sentiti anche i compagni di classe testimoni della vicenda.



(Credits immagine di copertina: Pixabay CC0 Creative Commons)