Processo Cucchi, lo sfogo dei due carabinieri accusati dell’omicidio: «Ci sentiamo traditi»

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La reazione è arrivata dopo le parole del terzo imputato, Francesco Tedesco

All’indomani delle dichiarazioni rilasciate dal carabiniere Francesco Tedesco, il terzo imputato nel processo Cucchi, sono arrivate le parole dei due maggiori indiziati dell’omicidio del giovane romano, i quali si dicono “traditi” dal collega.



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E’ già dura essere parte di un processo sapendo di essere innocente – ha dichiarato Alessio Di Bernardo alla sua avvocata Antonella De Benedictis – ma tutto diventa doppiamente tragico se all’ingiustizia inziale si aggiunge il tradimento di un collega e amico. Un atteggiamento che non può che essere dettato da ragioni di opportunità“.



L’avvocata di Di Bernardo, inoltre, ha rivelato altri dettagli che hanno circondato l’uscita di questa aperta accusa: “Questa mattina un uomo ha telefonato a casa della madre, sostenendo di chiamare dalla procura di Roma, e le ha detto: “pagherete violentemente per quello che è accaduto”. La signora ha avuto un malore. E’ sconvolgente che tutta Italia giudichi Di Bernardo colpevole sulla base di mere dichiarazioni rese da un co-imputato del medesimo reato che per dieci anni ha detto l’opposto e non sulla base di una sentenza, creando un clima d’odio“.

Anche l’avvocata dell’altro imputato, Raffaele D’Alessandro, ripete l’innocenza del suo assistito: “Si è sempre dichiarato innocente. Adesso ci ritroviamo, nove anni dopo, con queste dichiarazioni, che abbiamo conosciuto attraverso il web e i giornali. Le affronteremo, vedremo quando sarà sentito. L’informazione è importante, ma i processi si fanno nelle aule di giustizia”.

Da parte sua, Francesco Tedesco ha dichiarato che in aula confermerà tutto, come riportato sempre dal suo avvocato.

(Foto credits: Ansa)