Niccolò Bettarini, il primo post dopo l’aggressione: «Mi hanno salvato i miei amici»

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Le prime parole dopo il ricovero all'ospedale Niguarda di Milano

Il primo post di Niccolò Bettarini dopo l’aggressione subita alla discoteca Old Fashion di Milano è un vero e proprio inno all’amicizia. Il figlio di Simona Ventura e Stefano Bettarini, che ha rischiato di essere ammazzato da un gruppo di almeno quattro persone davanti al locale milanese, ha voluto ringraziare – attraverso un messaggio e una foto su Instagram – tutti quelli che gli sono stati vicino in questi giorni particolarmente difficili.



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Post Niccolò Bettarini, il primo messaggio dopo l’aggressione

Alle 5 di mattina di domenica 1° luglio, infatti, Niccolò Bettarini è stato preso a schiaffi, pugni e calci da alcuni suoi coetanei o poco più, perché aveva provato a sedare una rissa partita per un posto nella discoteca (la discussione risaliva già ad alcuni giorni prima) e perché «era il figlio di Stefano Bettarini», il motivo scatenante che ha fatto aumentare l’odio da parte degli aggressori che, ora, sono indagati per tentato omicidio dalla procura di Milano.

«Sono un ragazzo fortunato – ha scritto il diciannovenne Niccolò – e, mai come ora, sento veramente di esserlo, non solo per il fatto di essere qui a scrivervi questo post, ma anche perché so di avere degli amici che mi hanno salvato la vita. Sono cresciuto credendo nell’amicizia, è un valore fondamentale nella mia vita e farei qualunque cosa se degli amici fossero in difficoltà».



Niccolò Bettarini, il post su Instagram

Niccolò, nella foto che accompagna il post, è in piedi nella corsia dell’ospedale. Ha un braccio ingessato – quello che ha subito l’operazione per la lesione del tendine causatagli da un colpo particolarmente forte nella rissa -, gli occhiali da sole e il sorriso stampato in volto. Un messaggio di speranza: dopo l’inevitabile ringraziamento ai genitori per la loro vicinanza, il ragazzo si è rivolto alle tante persone che hanno seguito la sua storia sui social network. «Grazie a tutti per l’affetto che ci avete dimostrato. Ricordate sempre di essere voi stessi ma soprattutto, ricordate chi siete» – ha concluso.