La morte di Vittorio Zucconi ci ha colti impreparati, domenica scorsa. Nell’Italia che si stava recando alle urne per le elezioni europee e quelle amministrative, è arrivata all’improvviso la notizia della scomparsa del giornalista di Repubblica nella sua casa di Washington. Tutti hanno voluto ricordarlo e sono arrivati messaggi di cordoglio anche da chi la pensava in maniera molto diversa da lui. Nella giornata di ieri è arrivato anche il necrologio di un senatore leghista: Simone Pillon ricorda Zucconi con un messaggio sui social network che, tuttavia, ha fatto molto discutere.
Il senatore, noto per le sue battaglie sull’affido condiviso e per essere un fervente promotore dei valori della famiglia tradizionale (anche lui era tra i politici presenti al Congresso della Famiglia tradizionale di Verona), ha scritto un messaggio su Facebook all’interno del quale si nota un palese intento polemico con la vita e con le opere di Vittorio Zucconi.
«Ho appreso la notizia della morte di Vittorio Zucconi. Prego per lui, perchè al di là delle inutili e faziose celebrazioni di Repubblica, si salvi l’anima. Ora, dove si trova, vede tutto molto più chiaramente» – ha scritto nel tardo pomeriggio della giornata di ieri.
Innanzitutto, Simone Pillon ha definito l’ampio spazio giustamente dedicato da Repubblica a una delle sue firme più caratteristiche «faziose celebrazioni». Poi, ha affermato di pregare per il salvataggio della sua anima: evidentemente il senatore della Lega ritiene che la sua condotta di vita non sia stata compatibile con i valori cristiani che porterebbero – secondo chi crede – alla salvezza della vita eterna. Per questo motivo, Pillon ha affermato di pregare per l’anima di Vittorio Zucconi.
Ma perché Pillon, in un giorno triste per la famiglia e per chi ha conosciuto Vittorio Zucconi, ha scelto un addio così polemico? Probabilmente, la causa risale a un’intervista che lo stesso Simone Pillon rilasciò al giornalista che conduceva il Tg Zero di Radio Capital, lo scorso 15 settembre 2018. Più o meno un anno fa, alle domande incalzanti di Zucconi sul ruolo della donna all’interno della famiglia, Simone Pillon preferì non rispondere, attaccando il giornalista e dicendo di come fosse «pagato dallo Stato». La risposta di Zucconi fu fumantina: «Manco per il cazzo! Tagliatelo, fuori dalle balle» – affermò prima di chiudere il collegamento.