Il piccolo Alfie ha la cittadinanza italiana

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I medici dovevano staccare le macchine oggi, ma i genitori hanno ottenuto un nuovo rinvio

Un nuovo rinvio per il piccolo Alfie. Il bambino malato di una malattia neurodegenerativa grave ma ancora non diagnosticata doveva smettere di respirare alle 14 (ora di Liverpool), ma i genitori – basandosi anche su un cavillo burocratico – sono riusciti a posticipare ulteriormente il momento del distacco dei macchinari che, al momento, lo mantengono in vita.



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Piccolo Alfie, cosa succederà con la cittadinanza italiana

Ma oggi è stato il giorno anche di un altro colpo di scena per Alfie Evans, i cui genitori erano stati ricevuti anche da Papa Francesco nei giorni scorsi. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano e il ministro dell’Interno Marco Minniti gli hanno fatto ottenere la cittadinanza italiana. Non è ancora chiaro cosa comporterà questo provvedimento, ma senz’altro si lasciano aperti spiragli per un nuovo scenario nella vicenda.

Il governo italiano, nel frattempo, «auspica che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia», in modo tale da potergli garantire delle cure supplementari nell’estremo tentativo di salvargli la vita.



Piccolo Alfie, le proteste davanti all’Alder Hey

Intanto, per tutta la giornata di oggi, sono andate avanti delle proteste da parte del movimento per la vita davanti all’ospedale Alder Hey. A un certo punto, la tensione si è alzata quando un gruppo di manifestanti ha provato a fare irruzione all’interno dei locali sanitari. Sempre all’ospedale, questa mattina, era presente anche Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, insieme a un medico specialista in anestesia e rianimaione, su invito della famiglia.

«I genitori non si rassegnano, stanno facendo di tutto per rallentare l’inizio della procedura – ha detto la Enoc ai cronisti presenti – ma non si può più far nulla».