Il brutto manifesto del Pd Lazio sul bimbo migrante «che vuole ballare anche lui al Papeete»

Categorie: Social Network
Tag:

Inspiegabile. Non ci sono parole

La comunicazione politica sui social network sta diventando sempre più complessa. Perché non basta voler essere simpatici. Occorre esserlo e riuscirci. Invece, la card del Pd Lazio pubblicata nella giornata di ieri, di simpatico non aveva proprio nulla. Il 12 febbraio, sull’account Twitter dei dem regionali è comparsa l’immagine di un bambino migrante dietro a una recinzione. Il suo sguardo è sempre quello molto forte di chi vede la disperazione e la vive sulla propria pelle. La didascalia che ha accompagnato questa fotografia già di per sé molto significativa è: «Anche lui vuole ballare al Papeete».



LEGGI ANCHE > La figlia di Salvini era preoccupata che cancellassero veramente il padre

Pd Lazio e la card sul bimbo migrante che vuole divertirsi al Papeete

Il riferimento, ovviamente, è al luogo di vacanza preferito da Matteo Salvini, diventato una sorta di emblema della crisi di governo perché proprio dalla spiaggia di Milano Marittima il leader della Lega aveva iniziato a picconare il governo di cui faceva parte insieme al Movimento 5 Stelle. Sulla card, anche il logo del Partito Democratico del Lazio e tutti i riferimenti ufficiali della sezione regionale del partito.



L’invito era quello a cancellare subito i decreti sicurezza. Non è il messaggio che si vuole veicolare a essere sbagliato (lo stop ai decreti sicurezza, appunto). Ma è la forma che è stata scelta. Utilizzare il volto di un minore in una condizione di difficoltà e arricchire l’immagine con una didascalia sul Papeete (un lido, una discoteca, un qualcosa che comunque veicola un certo tipo di divertimento) non è un’operazione corretta dal punto di vista deontologico.

Anche perché, soprattutto negli ultimi giorni, anzi nelle ultime ore dopo l’intervento di Matteo Salvini in Senato sul caso della nave Gregoretti, si è sempre detto che i bambini e i ragazzi non devono essere utilizzati in politica. E invece proprio dalla locale sezione del Partito Democratico arriva una doccia fredda, ghiacciata, gelida.