Un complimento di troppo partito da un gruppo di ragazzi all’indirizzo di una 15enne. Quest’ultima ha immediatamente riferito l’accaduto al padre, un 38enne con precedenti, vicino alla famiglia Spada. A Ostia esplode la guerriglia: l’uomo rintraccia uno dei ragazzi presenti in quel gruppo, un 19enne di origini egiziane, e lo accoltella. Il ragazzo è morto questo pomeriggio nell’ospedale Umberto I (era stato trasferito qui dal Grassi): troppo gravi le ferite subite dall’uomo che voleva difendere la figlia e che ha scelto questa maniera energica per farlo.
L’uomo è residente in piazza Gasparri a Ostia, nella zona dove il clan Spada la fa da padrone. Il 38enne che ha ferito a morte il ragazzo aveva già precedenti per droga: ora è indagato per rissa e per omicidio.
La maxi rissa – alla quale hanno assistito alcuni testimoni – è avvenuta nella stazione metro Lido, quella del trenino che unisce Ostia alla Capitale. L’uomo è stato aiutato nella ricerca e nell’identificazione dei ragazzi che avevano rivolto gli apprezzamenti alla figlia da un amico della ragazza, anche lui con precedenti alle spalle.
Una vera e propria spedizione punitiva, insomma, che apre ancora una volta il velo su tutto quel sottobosco di microcriminalità e del suo intreccio con la criminalità organizzata che caratterizza il litorale romano. Qui si risponde a una sorta di codice, che il 19enne egiziano – evidentemente – aveva violato. E ha pagato questa sua violazione con la vita.
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