A Roma non si potrà più cantare sulla metropolitana

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Nel nuovo regolamento di polizia in via di approvazione, arriva anche il divieto di stendere biancheria intima all'aperto

Il vento del cambiamento sferzerà Roma da fine febbraio. Non si tratta di una previsione meteorologica, ma dell’approvazione da parte dell’Assemblea Capitolina del nuovo regolamento di polizia che andrà a sostituire il vecchio testo datato addirittura 1946. Invece di proseguire con ordinanza che lasciano il tempo che trovano – ancor di più perché facilmente contestabili – la giunta Raggi ha deciso (giustamente) di riscrivere per intero le varie norme presente nel documento, attualizzando le più antiche e introducendone di nuove.



Come spesso capita, però, per contrastare il degrado urbano – attraverso provvedimenti per regolamentare i locali notturni, la cura e la gestione dei monumenti, fino ad arrivare all’inquinamento acustico – si vanno a intaccare anche alcuni comportamenti quotidiani dei cittadini. Abitudini che, da fine febbraio, saranno messe al bando e sanzionate con multe salate. La più curiosa riguarda il divieto di cantare o suonare su un mezzo pubblico, che sia autobus, filobus, tram o metropolitana.

I divieti del nuovo regolamento di polizia di Roma

Il tema del trasporto pubblico è toccato anche da altre prescrizioni, divieti e limitazioni che la giunta M5s di Virginia Raggi ha scritto nelle 60 pagine del nuovo regolamento di polizia e che sarà ufficializzato entro la fine del mese. L’articolo 6, infatti, prevede che non si possa utilizzare un servizio di trasporto pubblico «in stato di palese alterazione psico-fisica a seguito di assunzione di bevande alcoliche e/o sostanze stupefacenti o psicotrope». Per sintetizzare, se una sera un cittadino romano vorrà fare la parte del leone sarà poi costretto a tornare a casa in taxi.



Altra norma curiosa riguarda una vecchia abitudine, tipica dei rioni romani e caduta ora in disuso. All’articolo 13 del nuovo regolamento di polizia si parla del divieto di «esporre o stendere all’aperto, ovvero in aree, recinti o spazi privati, con esclusione dei balconi, biancheria e qualunque altro oggetto visibile dalle vie e piazze pubbliche».

Stop ai lucchetti e al wc solo dopo consumazione

La lista delle prescrizione e dei divieti è lunghissima. Dopo il boom di ‘Tre metri sopra il cielo’ di Federico Moccia, ora uno dei commi dell’articolo 4 vieta di «apporre lucchetti e oggetti di qualsiasi altro genere su beni del patrimonio storico, archeologico. artistico o monumentale, elementi dell’arredo urbano, infrastrutture pubbliche», con Ponte Milvio che sarà libera dalle ferramenta. Infine c’è un provvedimento che farà felici in molti. Quante volte sarà capitato di trovarsi in giro per strada e sentire uno stimolo fisiologico. Le corse al bar per chiedere di poter utilizzare il bagno, ma spesse volte ci si ritrova davanti a titolari che obbligano alla consumazione per usufruire della toilette. Ma da febbraio questo non accadrà più. Nel nuovo regolamento di polizia è espressamente dichiarato: «È fatto obbligo agli esercenti degli esercizi pubblici di consentire l’utilizzo dei servizi igienici – che dovranno essere tenuti in piena efficienza e puliti – a favore della clientela».



(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)