«Pensavo fosse profumo e invece era novichok». Parla l’inglese sopravvissuto allo stesso agente nervino del caso Skripal

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La moglie dell'uomo era morta qualche giorno fa dopo l'avvelenamento

Una svista fatale per la moglie e quasi letale per il marito. A pochi mesi dal dell’ex spia russa avvelenata nella cittadina inglese di Salisbury, una coppia è rimasta vittima del novichok, lo stesso agente nervino che aveva quasi ucciso Sergei Skripal e sua figlia Yulia. La moglie Dawn Sturgess è morta qualche giorno fa, mentre il marito, Charlie Rowley, si è salvato e dopo esser stato in fin di vita. L’esposizione della coppia all’agente nervino è stata di 10 volte superiore rispetto a quella degli Skripal.



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Charlie Rowley sta aiutando gli inquirenti a trovare come abbia fatto la coppia a entrare a contatto con il novichok e, secondo la versione del marito, l’agente nervino – uno dei più potenti in circolazione – si sarebbe trovato all’interno di quella che sembrava una boccetta di profumo, sequestrata dalla polizia britannica nel corso del sopralluogo nel luogo del contagio. La coppia viveva ad Amesbury, vicino a Salisbury nella contea del Wiltshire, non distante dal luogo in cui furono avvelenati l’ex spia russa Sergei Skripal e la figlia 33enne Yulia, caso al centro delle tensioni diplomatiche tra Regno Unito e Russia a suon di accuse sulle responsabilità per il tentato omicidio.

Novichok, identificati i responsabili: sarebbero sei cittadini russi

Nel frattempo e indagini sono proseguite e la polizia britannica ha comunicato di aver identificato i presunti colpevoli dell’attacco a Sergei Skripal, stesse persone che hanno messo in giro il novichok a Salisbury. Secondo le indiscrezioni si tratterebbe di sei cittadini russi, intercettati dalle telecamere di sorveglianza installate di fronte al centro commerciale dove l’ex spia russa e sua figlia sono stati ritrovati privi di coscienza.



Novichok, uno dei più potenti agenti nervini in circolazione

Il novichok, che in russo significa «nuovo arrivato», è un agente nervino molto tossico che ha effetto sull’uomo in tempi rapidissimi ed è stato sviluppato in Unione Sovietica negli anni Settanta e Ottanta. Può presentarsi sia in forma liquida che solida e può portare al collasso di molte funzioni corporee fino ad arrivare al blocco delle sinapsi.