Se la donna che ha accusato Neymar, il calciatore del Paris Saint Germain di stupro, ha sporto denuncia nei suoi confronti, l’attaccante ha approfittato del suo ruolo pubblico per provare a chiarire quello che, secondo lui, è stato un tentativo di estorsione e di raggiro nei suoi confronti. In sette minuti di video pubblicato su IGTV, via Instagram, Neymar ha spiegato di essere accusato di stupro, una parola molto forte, ma che la situazione è questa.
Per questo ha deciso di raccontare ai propri fan e followers quello che gli sta capitando nelle ultime ore. Il calciatore ha detto che ha voluto raccontare la sua versione per tutelare la propria immagine e quella della sua famiglia. E per supportare il suo racconto, ha anche pubblicato gli screenshot con tutte le conversazioni via WhatsApp avute con la ragazza, con tanto di foto e di video intimi che, ogni tanto, fanno capolino tra i messaggi di testo e gli audio.
«Sono momenti intimi – ha aggiunto – ma è necessario mostrarli per dimostrare che non è successo nulla. È stata una trappola e ci sono cascato: spero serva di lezione per il futuro». La ragazza bionda ha inviato più volte a Neymar dei suoi video di nudo e delle sue fotografie, che il calciatore ha mostrato: «Subito dopo questo video vedrete tutti i messaggi, tutto quello che è successo quel giorno e gli altri a seguire. Quello che è successo quel giorno è stato un rapporto tra uomo e donna, entro quattro mura, qualcosa che succede ad ogni coppia. Il giorno dopo non è successo nulla di quello di cui vengo accusato, abbiamo continuato a scambiare messaggi. Mi ha chiesto un ricordo per suo figlio e stavo per prenderlo. Sono rimasto sorpreso da questo. È molto brutto, molto triste, non solo fa male a me ma a tutta la mia famiglia. Non solo denigrare la mia immagine è brutto e triste, ma ciò che sono, chi sono, la natura che ho, il carattere che ho. Sono stato educato molto bene. Essere esposti a questo è molto spiacevole».
È evidente che ci troviamo di fronte a una situazione border-line, con due persone che espongono una versione dei fatti completamente diversa. Ma Neymar aveva davvero il diritto di pubblicare quelle conversazioni private, in un video che è stato visto da quasi 10milioni di persone? Siamo al limite del revenge porn, soprattutto perché il procedimento – con una denuncia per stupro – sembra essere ancora in corso. Neymar avrebbe dovuto consegnare quel materiale alle autorità competenti, senza esporre alla gogna mediatica la donna che gli aveva mandato messaggi, foto e video intimi. Cosa aggiunge questo passaggio all’intera vicenda?