Netflix licenzia dipendente per divulgazione info su show accusato di transfobia

Categorie: Mass Media
Tag:

Netflix ha licenziato un dipendente colpevole di aver passato a terzi dati confidenziali dell'azienda sui pagamenti a Dave Chapelle

Netflix ha licenziato un dipendente colpevole di aver passato a terzi dati confidenziali dell’azienda sui pagamenti a Dave Chapelle, il comico afro-americano protagonista di una serie di special che hanno scatenato l’ira della comunità Lbgtq e oltre. È quanto riportano varie agenzia di stampa, tra cui Ansa.



LEGGI ANCHE –> Bufera al colosso di Los Gatos, tra riunioni interne e dipendenti sospesi, per lo show di Chappelle bollato come transfobico

I dati, finiti poi sull’agenzia Bloomberg, hanno rivelato che il gigante dello streaming ha pagato a Chapelle 24,1 milioni di dollari per lo special “The Closer”, che ha debuttato nei giorni scorsi scatenando la bufera, e 23,6 milioni per uno show precedente altrettanto controverso, ‘Sticks and Stones’. Le cifre vanno oltre i 21,4 milioni di dollari sborsati da Netflix per il popolarissimo show sudcoreano ‘Squid Game’ diventato un campione di click nel giorno del debutto. Netflix ha confermato la notizia del licenziamento mentre un migliaio di dipendenti, trans e non, minacciano l’astensione dal lavoro per un giorno in segno di protesta. «Comprendiamo che questa persona abbia motivi di scontento e sia arrabbiato con noi, ma i valori della nostra azienda includono una cultura di trasparenza e di fiducia», ha detto il colosso di Los Gatos.



Jaclyn Moore, l’attrice transgender protagonista della serie di successo ‘Dear white people’, ha dichiarato che non lavorerà più con Netflix fino a «quando continueranno a fare profitti con contenuti transfobici e pericolosi». Lo speciale di quattro ore sul celebre ‘comedian’ afroamericano è stato trasmesso il 5 ottobre. I testi sono apparsi subito incendiari. Chappelle ha definito il ‘genere’ un “dato di fatto”. Uno dei passaggi più contestati è stato quando l’attore, scusandosi con la comunità Lgbtq+, ha chiamato in causa DaBaby, il controverso rapper che durante un concerto in Florida, l’estate scorsa, aveva offeso gay, lesbiche e i malati di Aids, ed è stato costretto a scusarsi pubblicamente. «Una volta – ha detto, riferendosi a DaBaby – ha sparato a un nero e l’ha ucciso. Conseguenze per la sua carriera? Nessuna. Nel nostro Paese puoi sparare e uccidere un nero, ma meglio non ferire l’animo di una persona gay. È possibile che un gay sia razzista? Certo che sì, guardate Mike Pence (l’ex vicepresidente degli Stati Uniti, ndr). Non lo so, ma scommetto che è gay, uno di quelli tristi che prega per non esserlo». Secondo Bloomberg, lo show su Netflix di Chappelle è stato seguito da dieci milioni di persone.

[CREDIT PHOTO: ITALY PHOTO PRESS]