Tre ex ingegneri di Netflix sono stati accusati di «insider trading» da parte della SEC, ovvero la Securities and Exchange Commission. Perché? Facevano parte di uno schema di insider e approfittavano dell’accesso ai dati sensibili dell’azienda per scommettere al di fuori dell’ambiente lavorativo.
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L’accusa riguarda sia tre ingegneri che due loro stretti collaboratori, con i quali hanno scambiamo presumibilmente informazioni riservate sulla crescita degli abbonati a Netflix, raggiungendo un profitto totale di oltre 3 milioni di dollari. Secondo quanto riporta The Verge, la denuncia della SEC fa riferimento al periodo 2016-2017 quando, mentre lavorava a Netflix, Sung Mo “Jay” Jun ha passato informazioni sugli abbonati della piattaforma a suo fratello Joon Mo Jun e all’amico Junwoo Chon, che hanno usato le informazioni per scommettere prima degli annunci ufficiali dei guadagni di Netflix. (Ti piace vincere facile? Bongi Bongi Po-po-po).
Dopo che Sung Mo Jun ha lasciato Netflix nel 2017, ha continuato a ottenere informazioni riservate da Ayden Lee, un altro insider di Netflix, e dall’ex collega Jae Hyeon Bae, altro ingegnere della società. Le informazioni venivano scambiate usando un’app di messaggistica criptata, proprio per eludere il rilevamento.
Il problema però sta a monte e c’è da chiedersi: perché dei comuni dipendenti avevano accesso a dati privati dell’azienda? Dare ai dipendenti l’accesso alle informazioni aziendali che possono essere considerate sensibili fa parte della filosofia del fondatore di Netflix Reed Hastings, poiché – come egli stesso ha sottolineato nel suo libro del 2020 – condividere tali dettagli era uno strumento motivazionale per i lavoratori. È dunque una scelta consapevole, di cui l’autore è molto fiero: «Siamo forse l’unica azienda pubblica che condivide internamente i risultati finanziari nelle settimane prima della chiusura del trimestre», ha scritto Hastings nel libro.
Una scelta giudicata imprudente dai più, ma Hastings un anno fa non sembrava preoccupato e – in previsione di un’ipotetica fuoriuscita di informazioni – ha scritto: «Quando un giorno trapeleranno (immagino che avverrà), non avremo una reazione eccessiva. Ci occuperemo solo di quell’unico caso e continueremo con la trasparenza».
Ora che quel giorno è arrivato, non ci rimane che attendere la reazione del gigante dello streaming.