Quando i negazionisti del Covid hanno avuto bisogno di un dottore durante la manifestazione

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«Non mancheranno: un medico per cortesia»

Infervorati e indistruttibili. Immuni. Ovviamente erano le caratteristiche dei negazionisti Covid che oggi a Roma si sono riuniti davanti alla Bocca della Verità per manifestare contro le mascherine (sulla scia dei vari gruppi no mask che stanno affollando l’Europa con queste strane idee in tempo di pandemia), contro i vaccini a tappeto, contro il lockdown e il distanziamento sociale.



Negazionisti Covid a Roma hanno avuto bisogno di un dottore

Tuttavia, nel bel mezzo di un comizio in cui si spiegava perché era in corso una vera e propria dittatura sanitaria, dove le misure di sicurezza venivano imposte in un momento in cui non c’era assoluto bisogno di tutto questo, l’oratrice di turno che stava terminando il proprio intervento sul palco è stata costretta a interrompersi.

Uno degli organizzatori della manifestazione, infatti, è intervenuto per chiedere l’intervento di un dottore: «Mi scusi dottoressa – ha detto al microfono interrompendo l’intervento -: sicuramente non mancheranno. Per caso c’è un dottore in questa piazza? Potrebbe raggiungerci dietro al palco perché c’è una persona che si è sentita male?».

Negazionisti Covid e l’intervento della scienza ufficiale

Insomma, mentre si pontificava contro quella che veniva considerata la scienza al servizio della politica e delle istituzioni che, insieme, ci stanno imbrogliando in questa brutta pantomima che si chiama coronavirus, ecco che i negazionisti Covid hanno avuto bisogno dell’intervento proprio di un uomo che ha studiato sui libri di quella stessa scienza ufficiale. Il paradosso e le contraddizioni intrinseche a un movimento che, lo si capisce anche da questi dettagli, sembra andare contro qualsiasi tipo di realtà tangibile.