Mentre la Chiesa è percorsa ancora da innumerevoli scandali – da quelli sessuali a quelli finanziari – Benedetto XVI prova ad uscire dall’angolo. Lancia accuse all’estremismo laico e all’ateismo. E parla dei nazisti. Che così tanto atei non erano.
Durante la recente visita in Gran Bretagna, Papa Benedetto XVI ha cominciato ad ammettere qualche sia
RATZINGER “BOLLA” I LAICI – Il Papa ho sostenuto che: “La Gran Bretagna e il suo leader erano contro la tirannia nazista, che voleva eliminare Dio dalla società ed ha negato la nostra umanità comune a molti, soprattutto agli ebrei, che riteneva indegni di vivere“. Ha poi successivamente aggiunto: “Ricordo anche l’atteggiamento dei pastori cristiani e delle persone religiose che si sono riconosciute nella verità della carità, contro i nazisti e pagato per tale opposizione con la loro vita“. Ed infine, ha poi aggiunto la sua personale bolla contro la laicità: “Mentre riflettiamo sui moniti dell’estremismo ateo del ventesimo secolo – ha avvertito – non possiamo mai dimenticare come l’esclusione di Dio dalla vita pubblica conduce in ultima analisi” ad una visione riduttiva della persona e del suo destino”. Insomma, come capita in certe partite di calcio, sentendosi in difficoltà, Papa Ratzinger ha tirato, di proposito, la palla in tribuna. Ma poi ha davvero tutta questa ragione nell’associare al nazismo principi di ferreo laicismo e la stessa negazione di Dio, oppure anche in questo caso il Papa tedesco, peraltro con un trascorso giovanile nella “Gioventù hitleriana“, ha compiuto l’ennesima operazione revisionista e mistificatoria?
I NAZISTI ERANO DAVVERO ATEI? – Himmler credeva che una SS qualunque non sarebbe stata in grado di distinguere tra gli attacchi alle Chiese e una difesa di Cristo. Per questo, in una memoria del 1937 indirizzata “a tutti i capi delle SS dal grado di Standartenfuhrer in su“, Himmler impartì la seguente istruzione: “Nell’addestramento ideologico proibisco qualsiasi attacco a Cristo come persona, perché tali attacchi, o la menzogna offensiva che Gesù fosse ebreo, non sono degni di noi e certamente inesatti dal punto di vista storico“. E poi significativamente aggiungeva: “Desidero che gli uomini delle SS siano convinti del valore del
GOTT MIT UNS – E’ pur vero che la nascita dell’ideologia nazista, da una parte ha contrastato il ruolo di elezione alla Chiesa cattolica, per esaltare i tedeschi quale popolo eletto, favorendo così il rilancio del protestantesimo ed impedendo l’espansione del cattolicesimo verso il nord della Germania, mentre dall’altro è entrato in diretta concorrenza con la stessa Chiesa cattolica. Del resto, sia il cattolicesimo sia il protestantesimo volevano l’annientamento degli ebrei, anche se per motivi diversi. Martin Lutero scrisse: “Perché spendere tante parole? Se bastasse vantarsi del fatto che Dio ha parlato con loro e che essi hanno la Sua parola ovvero il Suo comandamento, perché Dio li riconoscesse come Suo popolo, allora i diavoli dell’inferno sono molto più degni di essere il popolo di Dio degli ebrei, anzi, di tutti gli uomini“. Insomma, il nazismo, si è alimentato di tutta quell’intolleranza antigiudaica propria sia della componente cattolica sia di quella protestante. Il suo “paganesimo” era una forma di distinzione, ma a guardalo bene anche una riproposizione, magari grottesca, degli stessi insegnamenti della Chiesa. Sempre da Il santo Reich veniamo a sapere che Himmler passava per un “mistico” che conosceva testi diversi dal cristianesimo, ma la sua educazione cristiana e le sue emozioni erano profondamente cristiane. Un suo collaboratore, per capire le uscite di Himmler decise di leggere dei testi religiosi induisti e buddhisti. “Ma che cosa può capire un cristiano dei testi di altre religioni? Può solo ridurli a quello che lui conosce“, fu la sua sconcertante conclusione sulla mistica del suo superiore. Santità, si potrà provare a nascondere agli occhi dell’opinione pubblica scandali magari ignobili come tutti quelli a sfondo sessuale, ma non certamente falsificare la storia.