Nel bel mezzo del dibattito sulle ong (tra ieri e oggi si è registrato lo scontro tra Marco Travaglio e Diego Bianchi), arriva la notizia della notifica di 20 avvisi di garanzia per componenti dell’equipaggio della nave Iuventa della ong Jugend Rettet e per alcuni elementi del personale di Medici Senza Frontiere e di Save The Children. La procura di Trapani, infatti, ha deciso di rendere ufficiale il provvedimento all’indomani di nuovi accertamenti sull’indagine partita un anno fa sul presunto favoreggiamento, da parte della ong Jurgen Rettet, dell’immigrazione clandestina.
Ma perché sono stati coinvolti anche membri delle ong Save The Children e Medici Senza Frontiere che si sono sempre dette disponibili ad accettare il codice etico per i salvataggi nel Mediterraneo promosso dall’ex ministro dell’Interno Marco Minniti. In realtà, l’avviso di garanzia – che non deve essere assolutamente confuso con un coinvolgimento diretto delle persone interessate in fatti illeciti – si è reso necessario soltanto per un approfondimento delle indagini.
Gli investigatori, infatti, devono svolgere degli accertamenti tecnici irripetibili su alcune utenze telefoniche. Qualsiasi speculazione sulla questione, che metta sullo stesso piano ong come Save The Children e Medici Senza Frontiere con il traffico illecito di migranti nel Mediterraneo, deve essere assolutamente scongiurato. Specialmente in questo periodo di forte confusione sull’argomento.
Insomma, il provvedimento serve soltanto da un punto di vista tecnico ad Andrea Tarondo e Antonio Sgarrella, i sostituti procuratori di Trapani che stanno portando avanti l’inchiesta. Ma la precisazione, che arriva sempre dalla procura, è che non c’è in alcun caso un coinvolgimento delle venti persone interessate in una finalità illecita. È bene che i populisti e i sovranisti dalla propaganda facile e dalla voce grossa nei confronti delle ong siano avvisati prima di lanciare proclami fake.
[FOTO: ANSA/GIANFRANCO CRISCENTI]