Gli assurdi commenti sul salvataggio dei bambini da parte della Guardia Costiera: «E gli orfani italiani?»

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Il filmato ha provocato tanta commozione, ma anche i classici pareri non richiesti e le teorie del complotto

I social sono lo specchio (rotto) della società moderna. Nel corso del pomeriggio di lunedì, la Guardia Costiera ha condiviso il video dei salvataggi dopo il naufragio Lampedusa. Centoquarantanove gli esseri umani salvati dalle condizioni impervie del mare dopo che la loro imbarcazione di fortuna si era rovesciata per via delle onde e del maltempo. Cinque donne – anche se risultano ancora molti dispersi – hanno perso la vita, ma il numero delle vittime sarebbe potuto essere di gran lunga maggiore senza l’intervento eroico della nostra Guardia Costiera.



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Anche su questo – in particolar modo sul video del salvataggio di due bambini -, alcuni sprovveduti utenti social italiani hanno voluto dire la loro. Senza che nessuno gliela chiedesse, visto il tenore di alcune ipotesi di complotto o attacchi più o meno sgangherati sia ai marinai italiani che ai migranti, oltre a quelli rivolti alla classe politica che, va detto, aveva promesso un cambio di passo rispetto al recente passato rimanendo, però, immobili.



I commenti al video del naufragio Lampedusa

Moltissimi quotidiani hanno diffuso e condiviso il video della Guardia Costiera sul naufragio Lampedusa. Ed ecco spuntare i soliti vergognosi commenti di chi non ha neanche la più pallida idea di quali siano i compiti dei nostri marinai e del funzionamento della macchina di soccorsi. Quando l’odio prevarica sull’umanità.



La raccolta dell’orrore socia

Da chi fa benaltrismo parlando di orfaini napoletani e siciliani, passando per chi ironizza sulla presenza di un fotografo a immortalare la scena (senza sapere che tutte le operazioni di recupero vengano registrate con telecamere, da sempre). Poi c’è chi dice che gli scafisti mettono bambini sui barconi per impietosire l’opinione pubblica. Infine ecco arrivare i commenti di chi critica i genitori per aver messo a rischio la vita dei loro figli. Forse, per via di una propaganda che racconta solamente un lato della questione migratoria, a molti sfuggono le condizioni in cui i migranti sono costretti a vivere e, per questo, rischiano la vita pur di cercare un futuro migliore, anche per i loro figli.

(foto di copertina: ANSA/FERMO IMMAGINE VIDEO GUARDIA COSTIERA)